Legalità, studenti a confronto con i detenuti nella Casa di Reclusione

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Il giorno 8 maggio si è svolta l’attesa iniziativa riguardante un progetto di “Educazione alla Legalità” presentato dall’Istituto d’Istruzione Superiore IIS ”LS-IPSCT” di Cariati, approvato dal Direttore del Carcere di Rossano, Giuseppe Carrà, e inserito nella settima edizione del Maggio dei Libri 2017 .

L’evento è stato fortemente voluto dal professore di religione dell’istituto, Don Michele Romano, che ha voluto riproporre l’esperienza vissuta con altri allievi qualche anno prima.

Dunque, la seconda edizione della manifestazione, ha visto studenti, professori, detenuti ed autorità seduti gli uni accanto agli altri, nella sala polivalente della casa di reclusione, per discutere di legalità su temi assegnati in precedenza e su cui ci si è misurati con l’elaborazione delle tracce; cosicché la manifestazione si è sviluppata con l’analisi degli elaborati delle due categorie di discenti, in un reciproco scambio emozionale, e si è conclusa con l’assegnazione dei premi ai primi tre classificati. Il primo premio è stato assegnato, per gli studenti, a De Simone Ilenia della 3^A e per i detenuti a Napoli Giuliano.

A seguire, gli alunni si sono confrontati con i detenuti del penitenziario, sia con domande degli studenti rivolte ai presenti su problematiche di legalità ma anche sulla storia personale degli stessi, direttamente, senza filtri e ipocrisie. Dal canto loro, i reclusi non si sono minimamente sottratti a tale importante appuntamento per potere dare appassionati, quanto commoventi, consigli ai giovani.

Il dibattito che ne è seguito è stato un tripudio di domande e meditazioni sul carcere e sui valori veri della vita (famiglia, amicizia, amore, fede e spirito di sacrificio) con l’invito rivolto a chi ha sbagliato a riflettere, non solo sul proprio passato delinquenziale, ma anche sulle conseguenze che i reati commessi hanno comportato sulla loro persona e ai loro familiari oltre che, ovviamente, alle vittime; al tempo stesso, i detenuti hanno più volte sottolineato il significato di privazione della libertà esortando gli studenti a considerare la fortuna dell’essere e pensare da persone libere e a non trascurare gli studi per non commettere i loro stessi errori che, gran parte delle volte, sono frutto di ignoranza.

Il confronto,  è stato molto intenso e ha offerto spunti di riflessione a tutti i partecipanti,  e ne sono venute fuori conclusioni significative quale quella, comune a questi due mondi, dell’esperienza che porta al cambiamento.

Al termine è stato offerto un buffet preparato dagli stessi alunni per la popolazione dell’istituto penitenziario quale ulteriore segnale di condivisione, maturità e accoglienza.

(fonte: comunicato stampa)

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