Laghi di Sibari, il centrodestra sfida Oliverio: noi pronti a governare

laghi sibari

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Nuove proposte per il rilancio dei Laghi di Sibari ed una sfida, tutta politica, ad Oliverio: «I calabresi lo manderanno a casa: noi pronti al Governo». Il centrodestra calabrese fa sentire la sua voce dal cuore della Sibaritide. Lo fa rispondendo all’appello lanciato dal presidente del gruppo consiliare regionale della Cdl, Gianluca Gallo, per mettere in campo idee utili alla crescita del centro nautico sibarita, coi suoi 2.500 posti barca uno dei più grandi porti turistici del Mediterraneo, ma spesso e volentieri ridotto in stato d’isolamento dall’insabbiamento del canale Stombi, che lo collega al mare aperto. All’appuntamento si ritrovano così l’altro consigliere regionale della Cdl, Giuseppe Pedà; il forzista Mimmo Tallini, segretario questore d’Aula, ed i capigruppo di Fi e del Misto, rispettivamente Claudio Parente e Fausto Orsomarso. Idealmente presenti, pur se assenti giustificati, i loro colleghi Alessandro Nicolò e Giovanni Arruzzolo. Per i presenti prima un sopralluogo in barca, per prendere cognizione personalmente della situazione, poi un incontro pubblico, alla presenza di centinaia di persone, per lo più residenti e diportisti del centro nautico, oltre che diversi amministratori del territorio e del presidente dell’associazione “Laghi di Sibari”, Luigi Guaragna.

Davanti a loro Gallo richiama i contenuti della legge – nata su suo impulso e poi integrata con altra proposta legislativa presentata dal consigliere Domenico Bevacqua – relativa al riconoscimento giuridico dello Stombi (sin qui formalmente semplice fosso di scolo del consorzio di bonifica) quale canale navigabile di quarta classe, con gestione demandata al Comune di Cassano, insieme ad un contributo annuale regionale – pari a 30.000 euro – per la sua manutenzione. Quindi il capogruppo della Cdl illustra le strategie definite congiuntamente dai gruppi del centrodestra: «Già in occasione del Collegato alla Finanziaria – dice Gallo – depositeremo un emendamento per portare da 30.000 a 100.000 euro il contributo della Regione. Del resto, se Oliverio decide che questi soldi possono essere spesi per una cena ed un’intervista a Spoleto, non avrà difficoltà a stanziarli per promuovere concretamente lo sviluppo turistico della Sibaritide». Altra iniziativa in campo quella riguardante il fiume Crati, preda di un visibile quanto grave inquinamento che arriva a minacciare proprio i Laghi di Sibari: «Presenteremo presto un’interpellanza – aggiunge Gallo – per definire le linee dell’impegno della Regione, ma chiederemo anche un incontro ai procuratori della Repubblica di Cosenza e Castrovillari per sollecitare un monitoraggio degli scarichi abusivi ed il perseguimento di responsabilità penali in ordine ad eventuali reati di natura ambientale». Quindi il suggerimento: «Ci adopereremo affinchè anche i collegamenti stradali migliorino. Non si può pensare a Sibari ed al suo centro nautico senza guardare alla città unica Corigliano-Rossano ed all’area portuale di Schiavonea: il tratto che va da Sibari all’area urbana deve essere presto ammodernato ed unito alla statale 534, da poco riaperta al traffico nella sua nuova veste». Un ulteriore spunto arriva dal capogruppo azzurro Parente: «Posto magnifico: sarebbe un peccato non puntare sulla sua valorizzazione. Occorre inserirlo nel piano delle attività promozionali della Regione, a partire dalla Bit di Milano». E se Giuseppe Pedà, anche da ex sindaco di Gioia Tauro, insiste sulla necessità del rilancio dell’infrastruttura per la sua importanza nella rete della portualità e quale «luogo di una bellezza infinita, tanto che non pensavo esistesse qualcosa del genere in Calabria», Fausto Orsomarso apre la pagina prettamente politica.

Per i Laghi di Sibari assicura l’impegno della delegazione parlamentare di Fdi ad aprire un confronto anche col Governo, per il resto richiama alle proprie responsabilità il governo regionale: «Promettono di tutto, realizzano niente. Come niente hanno fatto per questa terra a partire dall’ospedale della Sibaritide: hanno inaugurato i muri di cinta e poi, come prevedibile, si sono fermati. Ma questo atteggiamento di inconcludenza è il cibo di cui si nutre l’antipolitica, che noi siamo impegnati a contrastare mettendo in campo coerenza e concretezza». A tirare le conclusioni, Tallini. «Che la giunta regionale in quattro anni abbia dimostrato incompetenza – afferma – lo dicono i cittadini e lo dimostra la stessa pseudo maggioranza, ad esempio in Consiglio regionale, dove molte leggi, alcune delle quali essenziali per la nostra Calabria, non sarebbero mai nate, o comunque arrivate ad essere approvate, se il centrodestra non avesse scelto di difendere gli interessi dei calabresi garantendo in più d’un’occasione il numero legale». Premessa che porta al lancio del guanto di sfida: «Il centrosinistra ormai non esiste più. Nemmeno esiste traccia di quel progetto che in pompa magna era stato annunciato due anni prima della campagna elettorale del 2014 e che poi, alla prova del governo, è evaporato. E’ evidente: di fronte ad un non governo c’è un’opposizione seria e determinata che è già forza di alternativa e che presto si candiderà per guidare la Calabria, con una proposta politica da scrivere con gli elettori per sconfiggere l’antipolitica e voltare pagina rispetto all’incapacità di Oliverio e dei suoi».

Gruppo consiliare regionale Casa delle Libertà

(comunicato stampa)

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