La denuncia dei piccoli pescatori: Il Comune di Corigliano Rossano scarica su di noi il costo dei servizi

Corigliano Rossano – Dopo richieste precise, come la messa in sicurezza e la obbligatorietà “ad accogliere anche imbarcazioni di pescatori artigianali non associati in numero non inferiore al 10%”, fatte all’atto della pubblicazione della manifestazione di interesse di maggio 2020, il Comune di Corigliano-Rossano boccia sé stesso per motivazioni, a nostro parere, inverosimili – dichiara Salvatore Martilotti, presidente del Comitato Pescatori Calabria. E così le piccole imbarcazioni senza ripristino della legalità sono, di fatto, sfrattate dalla spiaggia storica dei pescatori. A dicembre ultimo il Comune si ricorda che va assicurata la legalità e fa una richiesta precisa ai sensi dell’art.45 delle Norme Tecniche di Attuazione del P.C.S. (A.U. Corigliano) insieme ad altra documentazione. Ma al tempo dell’emergenza da Covid-19 può succedere tutto e così il Comune boccia il “progetto presentato perché “si estende per forma e dimensioni su un’area da non permettere la successiva suddivisione in più lotti funzionali”. A nostro parere – continua Salvatore Martilotti – non facciamo peccato se sosteniamo che è un “pasticcio” degli uffici comunali, oppure è una scelta politica tesa alla ricerca dell’ago nel pagliaio? Da cittadini normali accettiamo la decisione di non accogliere la nostra richiesta di concessione demaniale nell’area destinata ai pescatori. Tuttavia, abbiamo la strana impressione che sia venuto meno la certezza del diritto se viene bocciato tutto quello richiesto dallo stesso Comune. E, a seguire, viene annunciata la delibera di Giunta del 25 marzo 2021, dove si annuncia il bando per i pescatori. Questa certamente non è la soluzione che aspettavamo. E considerato che per ripristinare la legalità ci siamo forse impantanati, al Sindaco e all’assessore competente vorremmo porre delle domande e chiedere: la delibera di Giunta del 24 dicembre 2019 può modificare il “Piano di Spiaggia”, ancora vigente, dell’ex-Comune di Corigliano Calabro? Secondo il parere espresso da esperti di materie giuridiche, una delibera di Giunta non può modificare il Piano Spiaggia approvato dalla Regione. E allora, se questa è l’interpretazione giuridica più corretta, dopo tanta confusione e disattenzione perché il Comune non ripristina la legalità organizzando tutti i servizi previsti dal P.C.S. (A.U. Corigliano) per procedere successivamente a dare in concessione ad ogni singola imbarcazione artigianale i pochi metri che andrà ad occupare di demanio marittimo nel Comparto n.3? Vogliamo dirlo con molta chiarezza, le scelte fatte dal Comune non aiutano il segmento storico e maggiormente rappresentativo del settore locale. In questi giorni diversi piccoli pescatori e cittadini normali si chiedono: può essere “un atto coraggioso” far pagare il prezzo non dovuto ad una categoria debole, disorientata e in forte difficolta per problemi strutturali aggravati dall’emergenza sanitaria che ormai è diventata anche emergenza economica e sociale? Far pagare il conto ai piccoli pescatori artigianali non è una disattenzione politica che denota mancanza di sensibilità accompagnata da scelte che vorrebbero che passassero come scelte “innovative e avanzate” per la piccola pesca? A nostro parere non è questa la direzione per sostenere un comparto produttivo e socialmente rilevante e, certamente, non aiuta a creare opportunità di sviluppo per assicurare un futuro alla pesca artigianale di Schiavonea. Al contrario da marinari tenaci, malgrado tutto, continueremo a chiedere di correggere la rotta per tentare di contribuire a rinnovare identità e storia di una Comunità costiera laboriosa, sempre disponibile a fare nuovi sacrifici per cercare di far realizzare quello che le Istituzioni locali avrebbero dovuto definire da tempo per far continuare a svolgere l’attività nel pieno rispetto della legalità. Soprattutto se si considera – conclude Salvatore Martilotti – che il Comune di Corigliano-Rossano, uno degli azionisti di riferimento della società che gestisce il FLAG (Gruppo di Azione Costiera), avrebbe potuto e potrebbe ancora realizzare con contributi UE/FEAMP/FLAG quasi tutte le opere previste dal P.C.S. (A.U. Corigliano) ancora vigente. E così ancora oggi si potrebbe avere l’opportunità di accompagnare la trasformazione in atto nel settore attraverso la diversificazione e l’innovazione puntando sulla sostenibilità sociale ed economica, ma anche assicurare lo svolgimento dell’attività di pesca artigianale nel pieno rispetto della legalità con le piccole imbarcazioni tirate a secco sulla spiaggia antistante il Borgo marinaro di Schiavonea. E poi, soprattutto, avere la disponibilità di un “Mercatino ittico al consumo” per valorizzare il prodotto ittico sbarcato dai piccoli pescatori artigianali, ma anche assicurare il consumatore della tracciabilità e delle bontà organolettiche del “Pesce trasparente di Schiavonea” (Comunicato stampa).

 

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