Corigliano Rossano. La carenza idrica e le verità nascoste

 

“Un intero quartiere in ginocchio per la totale assenza di Comune e personalità politiche capaci”. È sempre più furente l’avv. Domenico Russo dell’Associazione Rossano Pentastellata. Questa volta a finire nel suo mirino è l’intero Comune e l’intera politica locale rea di non essere stata capace prima di programmare e poi di gestire una città che avrebbe potuto e dovuto essere il fiore all’occhiello della Calabria. “Un’intera contrada, quella di Tramonti, completamente assetata (senza dimenticare il centro storico, da sempre cavallo di battaglia in ogni competizione elettorale salvo poi esser dimenticato il giorno dopo l’insediamento) a causa di un servizio idrico inesistente. Famiglie da settimane rimaste completamente a secco ufficialmente perché non vi sarebbe acqua per tutti. E qui ci sarebbe da chiamare in causa i nostri amministratori che hanno avuto la brillante idea di scavare pozzi in pianura con una montagna a due passi dalla città che avrebbe potuto garantire acqua a più non posso per gravità e senza dover ricorrere ad apposite pompe costrette a lavorare h24 per pompare il prezioso liquido nelle zone più alte della città. Ora invece, non solo alcuni dei pozzi scavati sembrerebbero esauriti (anche un bimbo lo avrebbe previsto), ma i costi della corrente elettrica per le pompe (e per le sue riparazioni) continuano a pesare sulla comunità senza godere del servizio idrico. E il nostro Comune in tutto questo come sta gestendo l’emergenza? Sembrerebbe attuando il famoso principio del “Sono fatti vostri” dal momento che avvisa l’utenza della mancanza d’acqua ogni 2×3 e senza render noto il protocollo da seguire per l’approvvigionamento idrico sostitutivo. Infatti, solo dopo che i cittadini, spinti dall’esasperazione, vanno a fare la voce grossa in Comune, vengono resi edotti del fatto che se vorranno essere ristorati dovranno prenotare l’intervento di un’autobotte che puntualmente si ritrova una lista prenotazioni monca finendo quasi sempre per rifornire le solite abitazioni. E anche se magari la cosa non è voluta, si concretizza il giochino dei cittadini di serie A e cittadini di serie B che riassume un po’ la politica da marchese Del Grillo sempre praticata, manco a farlo apposta, nella nostra disgraziata città. Un destino degno di un paese da terzo mondo. Anche perché, correlata a questa situazione, ne troviamo ancora un’altra. Ebbene sì perché possiamo pure comprendere la siccità e la riduzione delle scorte idriche durante il periodo estivo. Ma se abbiamo una carenza cronica e consolidata come mai si continuano a concedere nuove licenze edilizie ben sapendo che i nuovi allacci ridurrebbero ancor di più la disponibilità d’acqua? E poi molti storcono il naso quando noi ripetiamo che i 2 milioni di euro di mutuo acceso per la costruzione dei campi da calcio sarebbero stati più utili per migliorare i servizi essenziali che continuiamo a non avere!

Quindi – prosegue l’avvocato – nuove licenze edilizie dispensate con ripercussioni sul servizio idrico ma anche sugli impianti fognari. E qui andiamo a toccare ancora un’altra piaga mai risolta. Continuano a prevedere allacci nuovi ad un impianto progettato per un’utenza di massimo 20.000 abitanti che già adesso non è in grado di reggere. E i risultati sulle acque marine sono già sotto gli occhi di tutti! Niente bagni in mare, niente turismo, niente decollo della nostra economia! Complimenti! E pensare che già due mesi fa la portavoce m5s Elisa Scutellà e, prima di lei, Paolo Parentela (da anni eroicamente in trincea sui problemi relativi agli impianti di depurazione), sempre del m5s, avevano lanciato un allarme sul malfunzionamento proprio di quell’impianto che nessuno in città ha voluto cogliere. Anzi si è tentato di sminuire la loro denuncia col risultato che è notizia recente il sequestro del depuratore.

Alla faccia di chi parlava di “bandiera Blu” senza cognizione di causa. Stiamo parlando – conclude l’avv. Russo – di una battaglia di dignità per i nostri concittadini. Si tratta di una lotta per il bene collettivo a cui chi ci amministra dovrebbe porre rimedio senza trincerarsi dietro la giustificazione del “era già così quando sono arrivato” . E tutti gli esponenti politici dovrebbero attivarsi. Questa non è una lotta per il potere. Qui c’è di mezzo la povera gente ed un bene essenziale e primario!

 

Avv. Domenico Russo

Associazione Rossano Pentastellata

(fonte:comunicato stampa)                          

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