Insieme appassionatamente, in ordine sparso al Tempo del Coronavirus di Domenico Mazzullo

Tutti insieme appassionatamente… in ordine sparso al Tempo del Coronavirus – Chi è appassionato di Cinema come me e ha approssimativamente la mia età, avrà riconosciuto subito che il titolo di questa pagina odierna del Diario, si ispira ad un famoso film degli anni ’60, vincitore di molti premi Oscar e che fece appassionare le platee di tutte le età, per le immagini e per le musiche.
Questo film e soprattutto il Suo titolo, mi sono tornati immediatamente alla memoria, quando dal notiziario della radio e poi dai giornali ho appreso, come le varie regioni di Italia si preparavano ad ottemperare alle direttive emanate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri in funzione della ormai famosa Fase II, di prima timida e prudente ripresa della vita, dopo il blocco totale, resosi necessario per contrastare il Coronavirus.
Per un attimo, se non fosse stato per la luce elettrica, accesa nel mio studio, a causa dell’ora antelucana, avrei creduto di trovarmi due secoli indietro, in una Italia Che dopo l’esperienza napoleonica e il Congresso di Vienna altro non era che “una entità geografica”, come La definì, con fare sprezzante, il Principe Metternich proprio in quel Congresso, spezzettata, divisa come era in tanti stati e staterelli separati e spesso in conflitto gli uni con gli altri.
Se fossi vissuto in quei tempi, oggi, giorno in cui scrivo, mi troverei nella Capitale dello Stato della Chiesa, uno dei più retrivi e conservatori tra i tanti in cui la nostra Patria era divisa. Laico e agnostico come sono, avrei avuto vita difficile nella città dei Papi e forse sarei stato un ospite delle galere papali in Castel Sant’Angelo, ma dopo un attimo di panico, per fortuna l’improvviso squillo del telefono, mi ha riportato alla realtà dell’anno 2020 e mi ha ricordato che ora l’Italia è un Paese libero e soprattutto Unito e che gli ideali, le aspirazioni, i sogni di Mazzini, di Garibaldi, di Mameli, di Federico Confalonieri, dei Fratelli Bandiera, di Carlo Pisacane, dei Fratelli Cairoli, di Silvio Pellico, e di Pietro Maroncelli con la Sua rosa, di Carlo Poerio, di Tutti I Mille di Garibaldi e di Tutti gli Altri Martiri del nostro Risorgimento, Che hanno donato la Loro vita per questo Sogno comune di una Italia, Libera e Unita, si sono realizzati, si sono compiuti, sono stati esauditi. L’Italia è una Nazione, una Repubblica, uno Stato sovrano libero e unito. Questa certezza mi ha confortato e rassicurato, gli Eroi del Risorgimento non sono morti invano, non hanno sacrificato la Loro vita inutilmente. Un piccolo , crudele, subdolo dubbio, un fastidioso, spiacevole interrogativo, subito fugato dalla consultazione del Manuale di Storia, mi era proditoriamente sorto, si era clandestinamente insinuato entro di me, ascoltando il notiziario radiofonico e leggendo poi il quotidiano alla notizia di come le singole Regioni d’Italia avessero reagito e deciso di uniformarsi alle direttive del Governo in tema di prime prudenti riaperture verso la normalità, dopo il blocco totale provocato dal Coronavirus.  Per un attimo di angoscia e panico ho fatto un salto indietro nel tempo, quando eravamo tristemente separati in tante realtà diverse e disunite, e ancora tanto lontana e di là da venire la nostra Unità.
Solo per dare un pallido esempio delle difformità che tanto mi hanno angosciato e fatto temere:
Trentino: Consentite le passeggiate e le corse a piedi Lombardia: Via libera ai mercati scoperti solo per prodotti alimentari.
Liguria: Consentito l’asporto di cibo, lo spostamento nelle seconde case e sulle barche, l’apertura dei cimiteri
Veneto: Sì al take away (?) e alle passeggiate. Toscana : Via libera alla ripresa delle attività per le aziende dei distretti tessili, in particolare di Prato
Abruzzo; Divieto di rientro dalle regioni del Nord fino 18 Maggio
Campania. Sì alla attività motoria (passeggiata, non corsa), con mascherina e soli; ai turisti sarà richiesto il passaporto sanitario.
Puglia: Sì alla pesca amatoriale, riaperti i cimiteri, quarantena per chi rientra da altre regioni
Calabria: Quarantena per chi rientra da altre regioni e via libera a bar e ristoranti con tavolo all’aperto.
Sicilia: Quarantena per chi arriva da fuori e poi tampone.
Mi viene da chiedermi, con stupore e angoscioso sgomento, cosa penserebbero i Martiri del Risorgimento nominati sopra, di tutto questo e se, conoscendolo, avrebbero ancora sacrificato la Loro vita per l’Ideale di una Italia Libera e Unita.

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