Inps, polemiche sul Cml ma è la fusione il vero obiettivo

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Continua la battaglia politica, senza esclusione di colpi, sulla paventata chiusura del Centro Medico Legale dell’Inps. Se da una parte il consigliere regionale Giuseppe Graziano e il Sindaco di Rossano Stefano Mascaro “esultano” per aver ricevuto rassicurazioni romane sulla permanenza del servizio, dall’altra arrivano commenti non certo positivi. Nel mentre il territorio continua a subire un’ondata di ingiustizie e soprusi. Che minano, proprio in questi giorni e in queste ore il grande progetto di fusione tra i Comuni di Corigliano e Rossano. Che, insieme, diventerebbero una delle città certamente più grandi della Calabria. Con tutta una serie di conseguenze positive da trascinarsi dietro. In primis il ritorno, nella città unica, del Tribunale. Che rappresenta, nella storia di questo territorio, lo scippo più ingiusto, più clamoroso che potesse mai subìre. Ma rimaniamo al CML dell’Inps. Per il gruppo consiliare RossanoFutura (con i consiglieri Tonino Caracciolo e Marinella Grillo) si tratta di una “vittoria di Pirro”. «Nessun risultato utile, contrariamente ai proclami degli imbroglioni. Siamo di fronte ad un depotenziamento dei servizi. Deve continuare la mobilitazione del territorio. Dobbiamo richiedere con forza al Commissario Scura di stipulare una convenzione con Inps circa l’unificazione delle Commissioni medico-legali. La cosa potenzierebbe di fatto la sede Inps e porrebbe fine all’immonda gestione del consenso clientelare e della corruzione che ruota intorno a queste commissioni. Sarebbe un risultato storico per la Calabria oltre che un grande risparmio di danaro per la sanità calabrese». Caracciolo e Grillo plaudono alla partecipazione dei Sindaci del basso Jonio, ma si rammaricano per lo scarso potere contrattuale del territorio. Poi l’affondo: «I soliti noti e coraggiosi cantano, per motivi meramente propagandistici, una vittoria che non esiste». Graziano parla di veleno sparso abbondantemente dal momento in cui ha presentato la proposta di legge sulla fusione Corigliano-Rossano. In effetti, sarà stato un caso o altro, ma da quando ha presentato la proposta di legge regionale di fusione tra i due Comuni più grandi della Provincia di Cosenza, si è scatenato il finimondo. Attacchi da ogni parte. Mediatici e politici. Tutti con la solita matrice proveniente dal capoluogo bruzio. Che, non è un mistero, tende a ostacolare questo progetto. Perché in tal modo l’area urbana jonica riuscirebbe a staccarsi definitivamente dalla sudditanza cosentina. Allora, ecco che partono tutti all’attacco di Graziano. Cje, nonostante tutto, prosegue e va avanti per raggiungere, insieme a cittadini, Istituzioni e associazioni, l’obiettivo. RossanoFutura, comunque, chiude con una proposta: «Tentiamo di unirci per diventare più forti. Se lo jonio si unisce, senza barriere di nessun tipo, potrà acquistare potere contrattuale e poiché non ne abbiamo, sarebbe il primo importante passo in avanti. Il secondo è l’immediata fusione di Rossano e Corigliano. RossanoFutura è impegnata per questi due obiettivi. Quanto all’Amministrazione Comunale, invitiamo il Sindaco a porre fine ad uno stallo politico che rischia di farci precipitare in un baratro. Ponga fine ad una innaturale coalizione di non governo e cerchi altre soluzioni».

(fonte: La Provincia di Cosenza)

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