Inps, nuova circolare di Boeri. Centro medico legale soppresso

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Corigliano Rossano – Inps: il presidente Tito Michele Boeri torna a colpire. A distanza di due anni circa si ripete e ripropone mediante una circolare la soppressione del centro medico legale dell’Inps. Tutto sarà centralizzato a Cosenza, ritenuta sede di unità operativa complessa. La determinazione è la n.150 e porta la data del 30 novembre 2018. Il tutto rientra nell’ambito dei nuovi assetti organizzativi dell’area medico legale dell’istituto. Ciò significa, da una prima interpretazione del provvedimento, che i cittadini per servizi e prestazioni da Cariati a Rocca Imperiale dovranno recarsi nel capoluogo bruzio a partire da gennaio 2019. Altro che terza città della Calabria, a Roma lo jonio continua a essere visto come un territorio periferico nonostante oggi sia la prima città della provincia di Cosenza. Una distorsione senza precedenti nella storia della repubblica italiana. L’appello è rivolto ai quattro parlamentari pentastellati che dovrebbero rappresentare le santinelle di guardia a tutela di ciò che è rimasto ancora in vita nel comprensorio. Due anni fa, dopo il primo tentativo di smantellamento, si mobilitarono parlamentari, il sindaco del tempo, le organizzazioni sindacali, l’associazionismo di categoria, consigli comunali, interrogazioni e interpellanze.  Oggi tutto si muove in silenzio. Eppure la circolare è stata ampiamente diffusa  da poco meno di un mese.

La sede di Corigliano Rossano sarà soppressa e conseguentemente verranno istituiti solo a livello provinciale i centri di coordinamento di livello 1 o 2. I servizi da questi prestati accentrati presso le sedi provinciali. La sede di Corigliano Rossano  serve una popolazione pari ad oltre 220.000 abitanti ed ha una competenza territoriale che si estende lungo l’alto Jonio, dalla provincia di Crotone fino alla regione Basilicata con numerosi comuni montani dell’area silana e albanesi. Disagi per i cittadini (soprattutto anziani, malati, bambini, disabili che poi sono quelli che più usufruiscono dei servizi dell’INPS) senza contare i lavoratori, come i braccianti (questa area è a forte insediamento di aziende agricole), che dovranno raggiungere Cosenza per la semplice visita di controllo a seguito di mancato riscontro alla visita domiciliare; la UOS di Rossano, nel periodo che va dal 10 gennaio al 13 dicembre 2016 ha validato 10.993 verbali di invalidità civile e 60.140 certificati medici, ha effettuato 4.673 visite di invalidità civile, e i medici Inps hanno partecipato a 476 sedute presso le varie ASL del territorio. Per carico di lavoro, risulta essere in Calabria vicina a Reggio Calabria e Cosenza.  Da gennaio 2018  (le prime istanze- dopo lo smantellamento  delle commissioni medico legali dell’Asp) la sede Inps di Corigliano Rossano si è sobbarcata del carico di lavoro dell’Asp di Cosenza ( distretti alto e basso jonio), determinando un aumento  del carico di lavoro di oltre il 70% rispetto agli anni precedenti, dando seguito all’accordo Regione Calabria-Inps, sottoscritto dal commissario alla sanità  Massimo Scura.  La sede di Corigliano Rossano rientra nel progetto  sperimentale del “verbale subito”: tempi d’attesa non oltre i 30/40 giorni.  Snaturare un presidio del genere, dunque, non segue nessuna logica.

Nel 2016, dopo una riunione con i vertici dell’Inps, a seguito dello spauracchio della soppressione si garantiva la permanenza del servizio di medicina legale e si affermava che mediante un’apposita convenzionetra l’Istituto previdenziale e la Regione Calabria, si potevano unificate le visite mediche e di valutazione, così da agevolare l’accesso alle prestazioni sanitarie, previdenziali e assistenziali agli utenti.

Rassicurazioni tendenti a confermare i servizi  erogati  per gli under 18, gli over 75 e per le categorie con particolari patologie. E quindi sia per le prestazioni a sportello che quelle domiciliari. Così come potranno essere mantenuti gli ambulatori di Corigliano e Trebisacce.

Oggi si ripropone la smobilitazione, nonostante le dichiarazioni del presidente del comitato provinciale Inps di Cosenza Roberto Castagna che chiedeva  l’elevazione a filiale provinciale della sede di Corigliano Rossano, sottolineando non solo l’entità demografica e la qualità del personale operante, ma anche la presenza di fenomeni criminosi.

Una risposta

  1. Urge ricostituire una classe politica degna di questo nome che non pensi alle piccole operazioni di cabotaggio ma una maggioranza ed una opposizione di qualità senza arroganza senza presunzioni ma ricca di cultura, capacità propositiva, grande programmazione di tutto il territorio e non solo della città unica che scelga in maniera onesta e trasparente i più bravi dirigenti e non quelli asini e raccomandati, che difenda il bene comune e non gli affari dei palazzinari e grandi negozi che sappia dare valore ad una offerta sanitaria d’eccellenza difendendola con i denti e non piegandosi ai potenti cosentini in cambio di una mancetta per se o i propri familiari, una classe politica non solo onesta ma anche capace non avrebbe mai permesso di ridurre in queste condizioni oggi i cittadini devono impegnarsi a mettere in gioco il loro tempo e capacità per non lasciare il posto al malaffare e agli incapaci.

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