Incontro con padre Ladiana sui temi della legalità e della giustizia.

Poveri

Monsignor-Giuseppe-SatrianoDomani mercoledi 27 presso il Circolo Culturale di Mirto Crosia alle 17.30 si terrà un incontro sui temi della legalità e della giustizia e protagonista sarà padre Giovanni Ladiana, superiore dei gesuiti di Reggio Calabria, che ha raccontato il suo pluridecennale impegno su tali temi in un interessantissimo volume dal titolo “Anche se tutti, io no” pubblicato per i tipi di Laterza.
All’incontro, organizzato in collaborazione con l’Ufficio Scuola Diocesano – Servizio IRC, con l’Istituto d’Istruzione Superiore di Mirto e con l’Unione Giuristi Cattolici di Rossano, Interverranno la dott.ssa Letizia Benigno, magistrato, il prof. Salvatore Martino, saggista e scrittore, e Francesca Olivito, allieva dell’Istituto Istruzione Superiore di Mirto Crosia. Concluderà i lavori Mons. Giuseppe Satriano, Arcivescovo di Rossano-Cariati. Angela Tassone leggerà brevi passi del volume di padre Ladiana.
Ladiana che ha trascorso la sua vita «negli incroci della storia, ove vivono i crocifissi d’oggi», parlerà della Calabria dei silenzi e della paura, saccheggiata dalle cosche e dalla corruzione; di “ReggioNonTace”, il movimento di cittadini che lotta contro la ’ndrangheta e le sue molteplici complicità e connivenze; del suo cammino che ha abbracciato latitudini spirituali lontane e geografie umane vicine: storie spesso di dolore e sofferenza, tra i malati, i barboni, i rifugiati, i più deboli; di una Chiesa a volte lontana dall’essenzialità del Vangelo e delle speranze suscitate da papa Francesco; spronerà a non cedere alla «menzogna di illudersi che si è ancora liberi, solo perché si può scegliere di girare la faccia dall’altra parte, mentre sta bruciando la casa comune». Farà rivivere le sue giornate trascorse a Veracruz, a Scampia, a Secondigliano, all’Isolotto, a Librino, a Rosarno e farà riflettere tutti sulla verità che «La promozione della giustizia fa parte della conciliazione fra gli uomini, richiesta dallo loro riconciliazione con Dio».
Farà conoscere i testimoni di un passato vicino come Alfred Delp, il gesuita impiccato a Berlino il 2 febbraio 1945, che lo sostiene nella lotta per la giustizia, il sogno di una Chiesta non imborghesita ma votata al servizio, la lotta per la liberazione dalla ‘ndrangheta; come Etty Hillesum, scrittrice olandese di origine ebraica, morta ad Auschwitz che in una sua lettera scriveva: «Se tutto questo dolore non allarga i nostri orizzonti e non ci rende più umani, è stato inutile. Sulla base d’una comune e onesta ricerca dovremo costruire un mondo completamente nuovo».
Pur fra le mille difficoltà del presente, padre Ladiana, da prete-uomo e uomo-prete, inviterà tutti alla speranza in un mondo migliore perchè con la sentinella ci ripeterà “Non è mattino, ma non è più notte”, spiegandoci che obbedire alla chiamata in uscita significa che bisogna vivere il presente con il “nel frattempo”, tra il “già” e il “non ancora”, senza farsi chiudere nelle tentazioni dell’ “ormai non più” o del “già tutto”.

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