Il Rotary e la sfida alla poliomielite “End polio now”

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Il dono del Rotary al mondo: l’eradicazione della Polio. È questa la sfida lanciata, ormai da più di 30 anni, dal Rotary International per debellare una delle cause primarie di morte infantile e di malattia invalidante nel mondo. Un ambizioso progetto che ha visto la luce nei lontani anni 79‘-80’ e che oggi si accinge a compiere gli ultimi, significativi passi per un successo davvero straordinario: END POLIO, ovvero la dichiarazione di eradicazione della Polio!

La lotta alla Poliomelite ha preso origine da un’idea innovativa del Rotary, ed in particolare, di un rotariano italiano, Sergio Mulitsch di Palmenberg, Presidente del Rotary Club Treviglio e della Pianura Bergamasca negli anni 79’-80’. Idea innovativa perché non era mai stata ipotizzata la possibilità che privati potessero promuovere vaccinazioni di massa, sino ad allora competenza esclusiva dei Sistemi Sanitari Nazionali. E molti stati non prevedevano neppure vaccinazioni. Tuttavia l’attuazione di questa idea e la sua realizzazione in un progetto internazionale non fu semplice. Presentò, infatti, molte difficoltà di vario ordine, che vennero ad una ad una superate.

Sergio Mulitsch conobbe Albert Sabin ideatore del vaccino antipolio orale (Sabin ha sviluppato un vaccino orale (OPV) usando una forma viva, ma attenuata, del virus, mentre Salk è stato il primo a creare ufficialmente un vaccino sicuro ed efficace, conducendo il più grande esperimento medico della storia dal 1954 al 1955, per testare il suo effetto su 1,8 milioni di bambini negli Stati Uniti, in Canada e in Finlandia) ed il Prof. Paolo Neri, Direttore Generale del laboratorio sieroterapico Sclavo di Siena, produttore del vaccino.

Sabin era un rotariano che, fedele al motto “servire al di sopra di ogni interesse personale”, ha rinunciato a brevettare il proprio vaccino e quindi ai relativi benefici economici per tenerne bassi i costi.

Anche il Prof. Neri era rotariano. Vi fu quindi la sicurezza di poter acquistare i vaccini a costo di produzione. Mulitsch era un grandissimo esperto di logistica, suo campo lavorativo, e pertanto sapeva bene come organizzare una catena del freddo per trasportare da Siena alle lontane aree di somministrazione il vaccino Sabin che doveva essere mantenuto costantemente ad una temperatura di meno 20 °C. Mulitsch nel frattempo è diventato Governatore del proprio Distretto ed è in contatto con i Governatori degli altri distretti rotariani Italiani. Il Rotary Italiano aderisce al progetto di Treviglio. Tra l’altro viene lanciata una campagna di raccolta fondi nelle scuole italiane. Gli studenti volontariamente rinunciano alla merendina e donano i soldi risparmiati per la vaccinazione di bambini delle Filippine, dove non vi è vaccinazione statale e dove l’infezione da poliomielite colpisce in maniera più grave e diffusa rispetto a qualsiasi altra parte del mondo. Il valore educativo aggiunto di questa campagna non ha bisogno di ulteriori spiegazioni. Grazie agli studenti italiani vengono vaccinati 500.000 bambini filippini. È l’inizio operativo del Progetto. Nel 1985 viene lanciato Polio Plus, la campagna mondiale per l’eradicazione della Polio. Sino ad oggi, i rotariani hanno mobilitato centinaia di migliaia di volontari, che non hanno avuto di certo vita semplice nelle operazioni, considerate le grandi difficoltà incontrate a causa di guerre civili in corso, estrema povertà, infrastrutture deficitarie e diffidenza delle popolazioni, e pagando anche un alto prezzo in termini di vite umane. Sul piano finanziario sono stati impegnati oltre 7 miliardi di dollari, di cui più di 2 miliardi provenienti dalle raccolte fondi del Rotary.

Dall’inizio del programma POLIO PLUS, poi END POLIO NOW, oltre due miliardi di bambini hanno ricevuto il vaccino orale e si stima che dai dieci ai quindici milioni di bambini abbiano evitato la malattia grazie al programma di immunizzazione mondiale.

Fino agli anni ‘80 morivano circa 350 mila bambini all’anno per aver contratto la polio, circa 1000 al giorno, oggi, invece, nei Paesi ancora endemici, si registrano pochissimi casi all’anno.

Per definire eradicata una malattia occorre che per tre anni consecutivi non si registri alcun caso epidemico. Gli Stati che risultano ancora tali sono l’Afghanistan e il Pakistan, ma con registrazioni della malattia davvero effimere se confrontate agli anni trascorsi. Con il Rotary collaborano l’Organizzazione Mondiale della Sanità, che svolge un ruolo di supervisore delle tecniche strategiche di attuazione e di coordinamento; i CDC (Centers for Disease Control and Prevention) di Atlanta, che si occupano di controllo e prevenzione nei territori interessati dal programma, nonché di monitoraggio della diffusione del virus; poi c’è l’Unicef, che procura e distribuisce i vaccini; la Fondazione Bill e Melinda Gates ed altri partner privati; i Governi di alcuni Stati come finanziatori e infine c’è il Rotary che si occupa, attraverso la Rotary Foundation, della raccolta fondi, di promuovere campagne di sensibilizzazione e di ottenere il necessario supporto politico e finanziario da parte dei Governi». Tutti i rotariani, compresi i loro familiari, sono impegnati a sostenere l’iniziativa anche attraverso donazioni personali. Insomma, è indispensabile l’intervento di ciascuno di noi. Dalla storica decisione del Rotary di immunizzare tutti i bambini del mondo contro la polio, si può affermare che oggi, più di 30 anni dopo, il pianeta è quasi libero dalla malattia e che questo costituisce un punto di orgoglio per tutti i Rotariani del mondo ed una sfida irrinunciabile.

Per ricordare la campagna contro la Polio è istituito nel 2012 il World Polio Day, nella giornata del 24 ottobre di ogni anno, giornata che viene celebrata da tutti i Club Rotary del mondo con migliaia di manifestazioni pubbliche, raccolte fondi e service nel sociale comunitario e nell’internazionale.

Anche il Rotary Club Corigliano-Rossano “Sybaris” intende celebrare la ricorrenza, proiettando, sabato 27 ottobre dalle ore 20,00 alle 23,00, il motto END POLIO NOW sulla chiesa del San Marco di Rossano e sul Castello ducale di Corigliano ed attivando una campagna di raccolta fondi pro Polio.

L’iniziativa si inquadra nel progetto rotariano di sensibilizzazione comunitaria, di comunicazione dell’immagine pubblica del Rotary e di service sanitario all’infanzia di tutto il mondo, affinché nessun bambino possa mai più contrarre la terribile malattia.

(comunicato stampa)

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