Il punto sui C-19 sullo Jonio di Martino Rizzo, responsabile Igiene e Prevenzione

Martino Rizzo

Corigliano Rossano – L’appuntamento serale con il responsabile del Distretto Igiene e Prevenzione Martino Rizzo che dai social rendiconta rispetto ai dati Covid nella Sibaritide.  «Siamo a 101 casi positivi. Con qualche ritardo abbiamo avuto stasera il risultato dei tamponi fatti a domicilio e uno di questi è risultato positivo. Un nuovo focolaio? Non lo definirei tale. È solo un caso secondario ad altri verificatisi a Torano. E sono due: due ospiti della struttura, dimessi al domicilio, sono risultati entrambi positivi, e uno di questi è ricoverato. Chiaramente ci sarà da lavorare per individuare i contatti stretti e metterli in quarantena, ma ho fiducia nel fatto che i familiari abbiano, in entrambi i casi, mantenuto quelle misure di distanziamento che gli consentiranno di non essere contagiati, anche se è difficile negarsi all’affetto di un genitore e il Covid si sta dimostrando imprevedibile: lo stiamo conoscendo giorno dopo giorno ed alcune scoperte si stanno rilevando sorprendenti. 

Oggi avrei voluto rivelarvi solo buone notizie, ed in particolare riferire di tante guarigioni. Devo invece dirvi che il virus tiene testa e non accenna ad arrendersi neanche ad organismi giovani e forti. Ma né io, né coloro che aspettano da tempo la propria “negativizzazione”, cioè la scomparsa del virus dal proprio organismo, si arrenderanno e ci riproveremo presto.
Sul fronte Oriolo stiamo avanzando. Da tempo non ci sono nuovi casi e la ricerca allargata a volontari della protezione civile, dipendenti del Comune, associazioni di trasporto sanitario, dipendenti di case di riposo e residenze sanitarie ha confermato che la diffusione del virus è stata limitata: i 67 tamponi effettuati hanno dato risultato negativo. Forza Oriolo.
Per Bocchigliero aspettiamo i risultati. Qualche preoccupazione ci ha dato uno dei dipendenti della struttura, che ha manifestato febbre, ma anche il suo tampone è risultato negativo.
Non ho mai citato Scala Coeli, che ha avuto tre casi, uno dei quali di importazione. Uno dei due casi a domicilio è guarito. Anche Cariati ha vinto la sua battaglia: tre guariti su tre casi. Corigliano-Rossano? Tutto fermo, meglio così. La raccomandazione è che i nuovi rientri siano disciplinati e si attengano ad una quarantena che formalmente è obbligatoria, ma effettivamente deve essere fiduciaria, basata sulla fiducia e su azioni ispirate al bene del proprio paese e della propria gente.  Si vince e si perde, ma mai abbassare la guardia quando si è fatto la cosa giusta. Il momento del festeggiamento della vittoria è quello in cui si è più vulnerabili».

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