Il depuratore di Sant’Angelo sta collassando. L’allarme del Procuratore Facciolla

depuratore sant'angelo
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Il procuratore capo Eugenio Facciolla

Il depuratore di Sant’Angelo sta collassando. Questo l’allarme lanciato dal Procuratore Capo di Castrovillari Eugenio Facciolla nel corso della riunione tecnica di oggi in Prefettura per fare il punto sui lavori che riguardano proprio i depuratori della zona jonica cosentina.
Molti comuni interessati da sequestri delle strutture nel corso degli anni non avrebbero rispettato le prescrizioni. Da qui i rischi odierni e la necessità di intervenire con urgenza, come ha evidenziato il Procuratore nelle dichiarazioni rilasciate all’Agi a margine dell’incontro con il Prefetto di Cosenza Paola Galeone e diversi tecnici.
«Da più di due anni c’è un’inchiesta della mia Procura e abbiamo, nel tempo, già sottoposto a sequestro diversi depuratori in vari Comuni. La cosa sconcertante è che però molti dei Comuni interessati non hanno ottemperato alle prescrizioni, che imponevano lavori di adeguamento di vario tipo – ha detto ancora Facciolla all’Agi – e tra questi il Comune di Rossano, prima della fusione, ed è qui che abbiamo la problematica più pressante, che riguarda il depuratore del lido Sant’Angelo, che serve una vasta area e la cui struttura sta fisicamente collassando. Prima che accada il peggio, con lo sversamento in mare di un ingente quantitativo di liquami, dobbiamo intervenire – ha detto ancora il procuratore – ed è per questo che abbiamo fissato dei tempi stretti: entro fine aprile dovremo mettere in sicurezza la struttura, e con la Prefettura abbiamo discusso su come fare, per esempio per svuotare le vasche, e sui tempi. Un altro problema è che i lavori sui vari depuratori erano già stati finanziati ma i fondi sarebbero stati utilizzati per altro».

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