Il Branco. Minacce di morte al figlio e diffusione di video hard

Corigliano Rossano – Vittima del branco per circa 10 anni. Lei, sposata, di origini albanese, coinvolta originariamente in una relazione extraconiugale poi degenerata in altro. Ricattata e costretta a rapporti sessuali, sevizie, soprusi e pratiche sadomaso. Minacce gravi nei confronti anche del compagno, come l’uccisione del figlio di appena 5 anni. Non solo, ma è stata vittima anche di ricatti riguardanti la richiesta di somme di denaro, altrimenti sarebbero state diffuse alcuni  video riproducenti  scene sessuali. Talvolta veniva pestata e per occultare i segni di violenza la donna si recava presso un ospedale di Roma per curare le ferite.

Nelle ultime ore la vittima cede e decide di raccontare tutto agli investigatori. Si reca direttamente presso gli uffici della procura della repubblica del tribunale di Castrovillari diretta dal procuratore capo Eugenio Facciolla. Da qui l’avvio delle indagini e il rinvenimento di riscontri che incastrano i 5, tutti della nuova città di Corigliano Rossano, tra cui imprenditori noti. Dovranno rispondere a vario titolo di violenza sessuale di gruppo ed estorsione. Tutta ha inizio in una zona baricentrica tra le due ex città di Corigliano e di Rossano. La donna racconta persino di un episodio in cui venne violentata da 20 soggetti contemporaneamente. E in alcuni casi con pratiche sadomaso. Titolare dell’inchiesta il sostituto procuratore Mauro Gallone. Rinvenuta inoltre una piantagione di marijuana.  L’operazione è stata portata a termine dagli uomini del commissariato di pubblica sicurezza di Corigliano Rossano, unitamente alla squadra mobile di Cosenza e con l’ausilio del reparto prevenzione crimine di Cosenza. Il provvedimento porta la firma del Gip Luca Colitta su richiesta della procura.

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