I tentacoli della ‘ndrangheta crotonese sui boschi della Sila cosentina

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Controllavano il commercio del legname partendo dalla provincia di Crotone per estendersi anche a quella di Cosenza. Emerge pure questo dall’inchiesta della Dda che questa mattina ha portato all’arresto di trentuno persone a Mesoraca, nel Crotonese, circostanza che conferma i sospetti sul primato, nell’ambito di tale affare illecito, che le cosche pitagoriche vantano anche sui boschi della Sila cosentina.

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Secondo la Dda, l’anello di congiunzione è rappresentato da Antonio e Pasquale Spadafora, imprenditori originari di San Giovanni in Fiore e già coinvolti in passato nell’inchiesta antimafia “Stige”, le cui ditte e società sono state colpite oggi da sequestro preventivo.

Gli indagati finiti in carcere

Mario Donato Ferrazzo
Antonio Spadafora
Pasquale Spadafora
Carmine Serravalle (classe ’69 ramo Pallino)
Domenico Serravalle (classe 73 ramo Pallino)
Domenico Serravalle (classe 65 ramo Montezemolo)
Carmine Serravalle (classe 73 roamo Montezemolo)
Salvatore Serravalle (classe 84 ramo Pallino)
Francesco Trocino
Francesco Ferrazzo (classe 91)
Ernesto Ferrazzo
Kelvin Ferrazzo
Pietro Fontana
Giovanni Foresta
Domenico Grano
Giuseppe Grano
Rosario Piperno
Salvatore Serrao
Francesco Serrao
Santo Fuoco
Luigi Mannarino
Francesco Manfreda
Antonio Manfreda
Vincenzo Mantia
Fortunato Matarise
Pierluca Pollizzi
Nicola Miletta

Gli indagati finiti ai domiciliari

Pasquale Sacchetta
Luigi Sacchetta
Andrea Sacchetta
Domenico Vincenzo Nicolazzi

(fonte cosenzachannel.it)

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