I sindaci a Roma per la nuova s.s.106

statale 106

basta_vittime_106In occasione della convocazione dell’Assemblea Generale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici a Roma, in Via Nomentana 2, i sindaci dell’Alto Jonio cosentino e la Regione Calabria avranno la responsabilità di offrire un apporto decisivo alla questione del Megalotto 3 Sibari-Roseto della s.s. 106, uno dei punti all’ordine del giorno. Lo si legge nella comunicazione diffusa oggi 14 luglio dall’Associazione “Basta vittime sulla strada statale 106”.
È bene precisare che tra i diciotto punti previsti, quello relativo alla Nuova S.S.106 nell’Alto Jonio è esattamente il diciottesimo. Cioè l’ultimo! Questo è bene evidenziarlo per far capire l’inesistenza assoluta di una qualsiasi pressione politica circa l’approvazione di questo importante progetto che viene scavalcato dalla Orte-Mestre e da una serie di questioni inutili ed irrilevanti che neanche conviene citare data la loro scarsa importanza.
Quello che i sindaci ignorano, tuttavia, è questo: sono stati convocati ad una Assemblea Generale che seppure approverà il progetto della S.S.106 tra Sibari e Roseto comunque prevede sull’opera stessa una spending review che porterà il progetto approvato in seno alla Conferenza dei Servizi chiusa il 28 luglio del 2014 per un importo di 1.460 milioni di euro ad un progetto appunto più contenuto di 1.160 milioni di euro.
È chiaro che i circa 300 milioni di euro in meno sono tagli effettuati su elementi dell’opera che l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” aveva già a suo tempo bollato come “inutili” e “superflui” mentre altri tagli probabilmente potevano essere evitati. Così come è certo che questa scelta è figlia di tre elementi caratterizzanti: 1) l’inesistente peso politico della nostra classe politica parlamentare; 2) il momento storico che attraversa il nostro Paese che dal punto di vista economico è ancora in piena crisi; 3) il mancato interesse che i sindaci dell’Alto Jonio cosentino soprattutto nell’ultimo anno hanno dimostrato nei confronti dell’opera.
Così il 15 luglio c’è il rischio che i malcapitati potrebbero essere i cittadini. Perché se i sindaci capiranno quali sono i problemi economici che vive il Paese in questo periodo, se comprenderanno l’inesistente apporto fornito alla causa dai nostri parlamentari a Roma ed, in ultimo, capiranno gli errori che anche loro hanno commesso , ed alla fine accetteranno il progetto certamente avremo l’avvio dei lavori del 3° Megalotto entro l’anno.
Se invece, come teme l’Associazione, ciò non avverrà perché qualche sindaco inizierà a battersi per il proprio svincolo o per l’allungamento della galleria è certo che questo progetto sarà rinviato a data da destinarsi.
L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” è certa solo di una cosa: i cittadini sapranno nomi e cognomi dei sindaci che si assumeranno la responsabilità di dire anche una sola parola contro questo progetto. Perché è giusto che i cittadini sappiano chi sono i responsabili (tutti i responsabili), dei ritardi relativi all’avvio dei lavori di questa opera fondamentale per la vita degli automobilisti e per lo sviluppo ed il progresso della Calabria”.

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