È questa la sintesi dell’intervento, propedeutico all’approvazione delle linee di mandato licenziate ieri (martedì 26 maggio) in Consiglio regionale, del Presidente del Gruppo UDC a Palazzo Campanella, Giuseppe Graziano. Un discorso dal profilo alto, apprezzato e condiviso dall’intero emiciclo consiliare.
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«L’emergenza covid – ha sottolineato Graziano – ci ha insegnato che l’immunità vera viene dalla comunità. In queste settimane abbiamo lavorato come le formiche ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Per la prima volta la Calabria è balzata agli onori della cronaca nazionale non per i suoi endemici problemi legati alla ‘ndrangheta e alla criminalità organizzata ma per le scelte politiche forti e lungimiranti adottate dal presidente Santelli che oggi ci consentono di essere la Regione d’Europa con la più bassa percentuale di contagiosità, pronta a ripartire. Abbiamo dimostrato come, pur lavorando in una situazione del tutto inaspettata e aggravata da un sistema sanitario regionale palesemente deficitario, la Calabria possa esprimere un modello di governo capace di affrontare le tante questioni aperte. E possiamo affrontarle con maggiore certezza di risultato se sapremo lavorare di squadra, tutti, maggioranza e opposizione. Fermo restando il rispetto delle appartenenze e dei diversi ruoli istituzionali».
«Il nostro – ha aggiunto il Presidente del Gruppo UDC – è un programma snello, senza fronzoli. Non sciapo ma concreto. Come concreta è la responsabilità assunta dalla presidente Santelli nel voler chiedere al Consiglio dei Ministri il commissariamento per avere poteri in deroga nella gestione dei fondi per l’edilizia sanitaria e per le infrastrutture. Ci sono ospedali, opere e servizi pubblici che attendono di essere realizzati e sono fermi da decenni. Questa è la strada per sbloccare tutto e subito. E fa piacere che da più parti dell’Opposizione è stata sollevata una disponibilità alla cooperazione proprio per rendere unitaria e quindi più forte quest’istanza avanzata al Governo Conte».
«Insieme alla questione del diritto alla salute, che sta alla base di ogni paese civile e democratico, ci sono, poi, altre sfide difficili ma non impossibili a partire dalla chiusura del ciclo dei rifiuti per finire a quella di un’economia davvero efficace per i calabresi. C’è tanto lavoro da fare – ha concluso – ma il lavoro non ci spaventa, soprattutto se sapremo giocare di squadra».
(comunicato stampa