Giornata sulla povertà. Papasso: Cassano non aiuta più le famiglie bisognose

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Giovanni Papasso

Sulla terza giornata internazionale dei poveri voluta e istituita dal Santo Padre al termine del Giubileo della Misericordia, non possiamo non fare una riflessione anche sulla situazione di povertà e di disagio che moltissimi nuclei famigliari vivono sul nostro territorio.
Appena mi insediai a sindaco, nel 2012, sin da subito mi sono dovuto attivare per rispondere ai bisogni e alle difficoltà di persone e di famiglie in difficoltà e che vivevano un tristissimo disagio economico.
Le azioni intraprese ci fecero meritare l’appellativo di “Amministrazione dei poveri”.
Intervenimmo subito e poi costantemente con piccoli contributi per tamponare sul momento le emergenze più vive e impellenti che venivano prospettate da tante persone in disperazione e in difficoltà.
Un’azione che funzionari con i paraocchi non hanno apprezzato e che, addirittura, per queste attività hanno proposto lo scioglimento del consiglio comunale. Assurdo! Costoro, di fronte alle dichiarazioni di oggi di Papa Francesco, dovrebbero almeno provare un forte rimorso della coscienza se non arrossire.
Istituimmo un fondo per le persone affette da gravi patologie e che vivevano in difficoltà economiche per cure e visite specialistiche.
Attuammo politiche in favore degli anziani soli e non autosufficienti, aderendo ai “Progetti di assistenza domiciliare socio-assistenziale” finanziati dalla Regione Calabria.
Finanziammo il progetto “Un sorriso per vivere” della Confraternita della Misericordia per l’accompagnamento gratuito di disabili, di ammalati e anziani, appartenenti alla fascia del disagio socio-economico e dell’emarginazione, presso strutture sanitarie e simili.
Per diversi anni abbiamo sostenuto e finanziato il progetto dell’Associazione Pace, Ascolto, Solidarietà relativo alle colonie estive, riservate ai bambini appartenenti a famiglie economicamente e socialmente svantaggiate.
Per garantire effettivamente a tutti il diritto allo studio, la mia amministrazione attraverso un bando pubblico, aperto a tutte le famiglie con reddito basso, concedeva esenzioni e riduzioni del ticket della mensa scolastica e del trasporto scolastico.
L’Amministrazione Papasso garantiva, con fondi di bilancio comunale, il servizio di accompagnamento fisico, supporto e sostegno nelle funzioni fisiologiche e vitali degli alunni diversamente abili della scuola dell’obbligo.
Nel 2013 istituimmo, per la prima volta, attraverso un bando pubblico, il Servizio del Banco Alimentare, mediante la stipula di una convenzione con il banco delle Opere di Carità Calabria. Cassano, addirittura, divenne Comune Capofila in Calabria per il servizio del Banco Alimentare. Negli anni 2015/2016 il numero delle famiglie assistite mensilmente è stato oltre 500, per un totale di oltre 1.700 persone.
Istituimmo l’équipe degli assistenti sociali per le azioni di contrasto al disagio sociale, per l’esigenza di individuare nuove strategie a sostegno dei magistrati minorili, che in prima linea difendono i diritti dell’infanzia. Questo importante servizio raccolse forti e molti apprezzamenti dal Presidente del Tribunale dei Minori, che ha definito Cassano “un Comune finalmente organizzato dal punto di vista dei servizi sociali comunali”.
L’amministrazione Papasso, nel rispetto dei limiti, assegnò un posto di rilievo alle politiche dell’accoglienza e dell’integrazione dei cittadini stranieri comunitari ed extracomunitari. Lo SPRAR di Cassano funziona alla perfezione ed ha raccolto forti apprezzamenti da parte del Ministero dell’Interno.
Su impulso di Mons. Francesco Savino il sindaco Papasso ha proposto al consiglio comunale, che ha formalmente deliberato, di fa divenire Cassano “Città del Sollievo”.
Il comune di Cassano ha cofinanziato il Progetto della Diocesi diretto ai bambini appartenenti alle fasce sociali deboli “L’appetito vien Studiando”.
Tantissimo altro ancora è stato fatto, fino a far conquistare al sindaco Papasso l’appellativo di “Il Sindaco dei Poveri”.
Ora tantissime di queste attività sono state cancellate! Il comune che aveva aperto i battenti ai poveri, ai diseredati ed agli emarginati, è diventato un luogo freddo e di ghiaccio in cui i poveri e i bisognosi non trovano affetto, sorrisi, amicizia solidarietà ma solamente triste distacco.
Insomma, per dirla con Papa Francesco, anche a Cassano i Poveri sono considerati “Rifiuto”! (Comunicato stampa).

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