Giorgio Leone, lo storico dell’arte che visse al Traforo di Rossano; racconto di Martino A. Rizzo

Corigliano Rossano – Rossano annovera tra i suoi figli un grande storico dell’arte, Giorgio Leone (1959-2016), che tanto si è speso per favorire la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio artistico rossanese e calabrese. Era nato a Cosenza nel 1959, ma prestissimo era venuto a Rossano con la sua famiglia, trascorrendo la sua fanciullezza nel quartiere Traforo e respirando così, fin da bambino, l’aria e la cultura della città di quelle “timpe russe”, che poteva ammirare da casa sua. Ultimo di una numerosa e splendida famiglia, apprese fin da subito le grandi lezioni di dignità, rettitudine e perseveranza inculcate dal padre Arnaldo e dalla madre Carmelina e, forte di questo solido bagaglio, iniziò da giovanissimo il viaggio nella grande passione della sua vita: la storia dell’arte. A Cosenza cominciò a frequentare prima il liceo artistico e successivamente la facoltà di Lettere Moderne, laureandosi nell’anno accademico 1982/83 con una tesi su “Saracena, Preesistenze islamiche nell’insediamento medioevale”, con 110/110 più lode e dignità di stampa. Tesi che poi venne pubblicata nel 1985. Nello stesso anno fu assunto presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali nella Soprintendenza per i Beni della Calabria di Cosenza.

La passione per la storia dell’arte però lo dominava e così, proseguendo negli studi, nell’anno accademico 1986/87, conseguì il perfezionamento in Storia dell’Arte presso l’Università degli Studi di Urbino, con la votazione 70/70 e lode e una tesi sulla “Diffusione della pittura postbizantina e cenni sulla diffusione dell’immagine iconica in Calabria”. Nel 2002 si trasferì a Roma presso il Ministero dei Beni Culturali, ricoprendo tanti incarichi, ma non si possono non menzionare quello di responsabile di alcuni lavori di restauro del Quirinale e l’altro di Direttore della Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Corsini. Nel frattempo, di pari passo, continuava la sua infaticabile attività di ideatore, curatore e organizzatore di mostre, eventi e manifestazioni di grande respiro, sia in Italia che all’estero, ricevendo ovunque consensi e apprezzamenti. San Paolo del Brasile, Cuba, Belo Horizonte, Brasilia, Buenos Aires, Pechino sono alcune delle città che hanno ospitato mostre da lui curate.

A questa frenetica attività affiancava, fin dal 1992, la docenza all’Università della Calabria, mentre copiosa era la sua produzione scientifica con studi su Caravaggio, ma soprattutto sui conterranei Francesco Cozza e Mattia Preti. Infatti, da buon calabrese, ha sempre avuto l’obiettivo di dare lustro agli artisti e ai capolavori della sua terra.

Posseduto dalla passione insaziabile per l’arte, era sempre in mille posti, che fosse l’Italia, la Calabria, l’estero, e così si era abituato a sfruttare la notte per approfondire e documentare meglio le sue ricerche, divorando libri su libri.

Alla sua città e al circondario dedicò molta attenzione con studi sulla Cattedrale, sull’Achiropita, sui dipinti delle chiese e fece anche parte del Comitato Scientifico della Diocesi per i festeggiamenti del ritorno a Rossano del “Codex Purpures Rossanensis” (luglio 2016), dopo i tre anni di lavori per riportarlo al suo antico splendore.

Tanti sono stati i riconoscimenti e le attestazioni di stima collezionati in trent’anni di attività: quelle di Cavaliere del Sovrano Ordine di Malta, di Cavaliere dell’Ordine al Merito e di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Alla sua morte l’Università della Calabria gli ha dedicato un’aula. Il 12 maggio 2017, a Palazzo Arnone a Cosenza, il Polo Museale della Calabria ha promosso una giornata di studi a lui dedicata dal titolo: “Giorgio Leone. Un singolare percorso tracciato nella storia dell’arte”. E sono state tante le personalità del mondo della cultura e delle istituzioni che hanno aderito all’evento, una fra tutte il compianto prof. Filippo Burgarella. Anche a Trevi, il 28 ottobre 2017, nella sala consiliare, gli è stata dedicata una giornata di studi con l’intervento di rinomati studiosi. A Rende, nel Palazzo Vercillo Martino, l’Associazione artistico-culturale Alterego il 12 maggio 2019, lo stesso giorno in cui Giorgio avrebbe compiuto 60 anni, ha inaugurato una mostra personale con opere della sua produzione artistica, quadri, poesie e scritti, nella quale si cimentava con molta discrezione nella vita privata.

E la Città di Corigliano-Rossano? Corigliano-Rossano celebra l’olandese Escher ma non trova tempo e spazio per un suo figlio illustre. D’altra parte è risaputo: San Nilo è il protettore dei forestieri non dei suoi concittadini!

Per approfondire la figura del prof. Giorgio Leone, sul sito www.LeoneGiorgio.it è possibile consultare libri e articoli del e sul professore e materiali di alcune mostre da lui curate.

Martino A. Rizzo

 

I racconti di Martino A. Rizzo. Ogni mercoledì su I&C

Martino Antonio Rizzo, rossanese, vive da una vita a

Firenze. Per passione si occupa di ricerca storica

sul Risorgimento in Calabria. Nel 2012 ha pubblicato

il romanzo Le tentazioni della

politica e nel 2016 il saggio Il Brigante Palma e i misteri

del sequestro de Rosis. Nel 2017 ha fondato il sito

anticabibliotecacoriglianorossano.it. Nel 2019 ha curato la pubblicazione

dei volumetti Passo dopo passo nella Cattedrale di Rossano,

Passo dopo passo nella Chiesa di San Nilo a Rossano,

Le miniature del Codice Purpureo di Rossano.

Da fotografo dilettante cerca di cogliere

con gli scatti le mille sfaccettature del paese natio

e le sue foto sono state pubblicate nel volume di poesie

su Rossano Se chiudo gli occhi.

 

 

 

 

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