Fusione, non si perda un’occasione storica

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A meno di quattro mesi dal referendum per la fusione tra i comuni di Corigliano e di Rossano, in città si sta dando vita alla costituzione di vari comitati a sostegno del progetto, organismi questi che avranno il compito, così come d’altronde riferito dai fondatori, di coinvolgere la gente affinché gli stessi possano avere contezza dell’importanza di fondere queste due importanti entità della Sibaritide. Nella serata di mercoledì, per così come riportato in una nota stampa, presso un lido di Schiavonea si è svolto un incontro organizzato dal Comitato “Fiori d’arancio”, per il si alla fusione dei comuni di Corigliano e Rossano. “L’incontro – si legge nella nota – era stato organizzato per illustrare i termini della legge sulle fusioni dei comuni e spiegarne i vantaggi. Alla manifestazione erano presenti altri comitati per il Si sia di Corigliano, sia di Rossano, una delegazione del movimento “Corigliano Domani” tantissimi professionisti, imprenditori, semplici cittadini ed il consigliere regionale Giuseppe Graziano. L’iniziativa ha visto la presenza di un vasto pubblico interessato e attento al tema su quale vertevano i lavori. Lavori che sono stati aperti – prosegue la nota stampa – dall’introduzione del portavoce del comitato, Gino Promenzio, il quale ha tratteggiato una Corigliano stanca e ferita, che non deve assolutamente perdere la storica occasione di unire i destini delle due Città, per cancellare una storia di marginalità alla quale entrambe devono soggiacere a causa di divisioni anacronistiche. La relazione inerente il tema della serata è stata esposta da Daniele Torchiaro, che in modo semplice e competente ha spiegato i termini della legge sulle fusioni dei comuni e ne ha illustrato i vantaggi. Ne è seguito un ampio dibattito con numerose domande e osservazioni del pubblico presente, al quale ha dato un contributo il consigliere regionale Giuseppe Graziano, che ha spiegato alcuni passaggi tecnici non chiari a tutti della legge e ha stigmatizzato il tentativo di rallentare l’iter della fusione da parte di alcuni ambienti politici cosentini. Alla fine della discussione – così termina la nota del comitato – si è deciso di formare un coordinamento dei comitati cittadini per il si che si dovrà incontrare a breve e che dovrà discutere sulla possibilità di eventuali azioni comuni o sinergiche”. E’ inutile dire che questi sono passaggi importanti affinché il referendum del 22 ottobre possa avere la giusta valenza, non solo dal punto di vista delle decisioni che assumeranno i cittadini, ma anche per ciò che concerne la percentuale di coriglianesi che si recheranno alle urne per esprimere la propria volontà. Noi riteniamo che uno degli aspetti fondanti di questo progetto sia la partecipazione popolare. Perché i cittadini devono essere a conoscenza dell’importanza che la fusione assume per i destini futuri di queste due città.

(fonte: La Provincia di Cosenza)

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