Fusione, l’attacco del Comitato 100 Associazioni al sindaco Geraci

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È polemica aperta tra il Comitato delle 100 associazioni ed il sindaco Geraci per ciò che concerne il discorso fusione. Polemiche che, in un certo senso, sono state rinfocolate dal dibattito venuto fuori nel corso del consiglio comunale coriglianese di sabato scorso. In una nota stampa uno dei massimi esponenti del Comitato, Amerigo Minnicelli, sostiene che: “da qualche parte, abbiamo letto che il sindaco Geraci poggerebbe le decisioni future del Consiglio comunale di Corigliano, su decisioni di una Commissione presieduta dal 5 Stelle Sapia che ha votato la Delibera del febbraio 2016 senza batter ciglio e che poi si è messo a polemizzare … folgorato da idee anti Fusione, sulla via di Cosenza). Con tutto il rispetto dovuto, forse, – è il commento di Minnicelli – se si volevano cogliere quei risultati, la Commissione, sia da una parte che dall’altra o insieme, andava fatta prima di Deliberare e non certo dopo. Pertanto l’affidamento alla detta Commissione unilaterale ovvero ad una non meglio individuata Fondazione TransParenza (?) <<di una valutazione dei dati identificativi del territorio indispensabili per determinare, in assenza di un apposito progetto di fusione, (addirittura ?!) l’utilità dell’evento in atto … >> lascia quanto meno perplessi sul piano della correttezza e della coerenza istituzionale, in uno con l’affermazione, sempre, in quel contesto, <<di messa in discussione dell’atto di impulso per la fusione nell’ipotesi in cui la commissione consiliare ad hoc (sic!) dovesse esprimere parere negativo all’evento aggregativo>>.
Quindi, unilateralmente, il sindaco di Corigliano – afferma ancora Minnicelli – vorrebbe porre nelle mani di una fantomatica Fondazione e di una estemporanea (in quanto giunta fuori tempo massimo) Commissione, il destino nostro, quello delle generazioni future e dell’intero territorio. Tutto ciò non lo accetteremo perché prima deve esserci il voto dei coriglianesi e dei rossanesi, quindi non opinioni di qualcuno, per altro assai discutibili anche sul piano scientifico. Tutto ciò non toglie che sia lecito opporsi al progetto di fusione dei comuni di Corigliano e Rossano ma, all’esito dei deliberati consiliari, della proposta di legge Graziano e in attesa dei referendum, non si può fermare il mondo perché quattro amici al bar decidono di svendere, ancora una volta, il proprio territorio agli avversari! Pertanto alla stragrande maggioranza dei cittadini di Corigliano chiediamo di prendere posizione e di far tacere, una volta per sempre, i nemici del progresso e della rivalorizzazione delle nostre due città dove si muore ogni giorno di sanità, di viabilità, di diseconomia, di mafia”.

(fonte: La Provincia di Cosenza)

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