Fusione, i grillini contro il Comitato 100 Associazioni

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CORIGLIANO Critiche per l’atteggiamento sin qui mostrato dalla giunta Geraci lungo il percorso del progetto fusione, vengono lanciate, in un comunicato stampa, dal Movimento 5 Stelle. “Ripetutamente, il M5S – sottolinea la nota – ha richiesto l’istituzione di una commissione rappresentativa delle forze presenti in consiglio comunale, cui affidare, mediante interazione con le espressioni maggiormente rappresentative delle forze sociali, economiche, sindacali e culturali della popolazione coriglianese, la pianificazione e gestione di tale delicato progetto, che, se attuato, genererà una vera e propria svolta storica. Non solo tale invito è rimasto inascoltato ma, purtroppo, è da registrare (pur nell’assenza di una legge regionale che disciplini il procedimento di fusione) la mancata partecipazione dell’amministrazione comunale di Corigliano alla stesura del disegno di legge n. 182/10 ad iniziativa del consigliere Giuseppe Graziano”. Poi i pentastellati pongono una serie di riflessioni: perché il comune di Corigliano, a tutt’oggi, non ha istituito la predetta Commissione? E’ accettabile che, nell’assenza di una legge regionale di riferimento, il comune di Corigliano assuma un ruolo passivo ovvero si astenga dal partecipare ai lavori che hanno portato alla predisposizione del disegno di legge ad iniziativa del consigliere Graziano? Come si giustifica (nella deprecabile assenza del comune di Corigliano) la presenza del cd. Comitato delle “Cento Associazioni” agli incontri sopra menzionati ovvero a snodi procedimentali che, se successivamente perfezionati con la fusione degli enti territoriali, avranno conseguenze storiche per le popolazioni dei comuni interessati? Al di là della sua autoreferenzialità, in nome e per conto di chi opera detto Comitato? Chi rappresenta? Ha uno statuto con chiare e precise finalità, conoscibili da parte di qualsiasi cittadino ? E’ rappresentativo di componenti (e quali?) della popolazione coriglianese? Com’è possibile – prosegue la nota – che, in assenza di tali elementari ed imprescindibili condizioni, possa tollerarsi la presenza, presso le sedi istituzionalmente preposte a momenti decisionali della massima importanza (che investono il destino di due distinte ed importanti popolazioni), di un sedicente Comitato – così termina la nota del M5S – di cui si sconosce l’effettiva rappresentatività sul piano istituzionale (ma ancor prima sociale e politico) e che sostanzialmente risponde a sé stesso ovvero alle persone fisiche che agiscono in nome e per conto dello stesso?”

(fonte: La Provincia di Cosenza)

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