Fusione, Geraci: stemperare i toni e lavorare insieme

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Stemperare i toni, non rispondere alle provocazioni ormai di basso profilo, cercare di lavorare insieme per poter costruire un progetto che unisca effettivamente le due città. Si possono sintetizzare così le “precisazioni” che il sindaco, Giuseppe Geraci, ha affidato ad un comunicato stampa dove si sono, come è giusto che sia, privilegiati i contenuti più che le inutili e dannose polemiche. “Il cambio delle regole, da parte della regione, – ribadisce Geraci – riguardanti l’eliminazione del quorum e l’esperienza attuativa delle stesse ha infatti infastidito tutti e causato danni irreparabili, del tipo l’annessione forzata del comune di Spezzano Piccolo al neo comune di Casali del Manco, in presenza di un voto referendario sfavorevole dei suoi cittadini. Una disciplina legislativa profondamente sbagliata che preoccupa non poco, soprattutto coloro i quali hanno speso la loro vita in favore della realizzazione della democrazia partecipata e del primato dell’autonomia degli enti locali. Quanto è successo non è, infatti, tollerabile nella definizione di un percorso amministrativo che comporta la istituzione di un nuovo ente a fronte dell’estinzione dei comuni istanti. Un evento drastico che fa mutare, per i cittadini, riferimenti istituzionali, ricchezze pubbliche e condizioni di vita. In quanto tale, esso suggerisce analisi preventive accurate e una disciplina che garantisca la preminenza delle certezze e della democrazia, delle quali invero non si è tenuto conto da parte della regione che ha prodotto un cambio repentino delle regole in corso d’opera che hanno generato un diffusissimo disappunto. Da qui la necessità di preparare, progettare e realizzare subito un dossier tecnico sulla fusione in atto sui temi delle finanze e del patrimonio dei due comuni, dei servizi, di che fine farà il personale e quale sarà il modello organizzativo, la gestione del territorio e delle infrastrutture. Una richiesta legittima e indispensabile per procedere, trascurata da tutti noi all’atto dell’assunzione delle delibere di impulso”.

(fonte: La Provincia di Cosenza)

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