Fusione Corigliano-Rossano, incontro slitta a data da destinarsi

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E’ stato rinviato a data da destinarsi il preannunciato incontro tra le giunte comunali di Corigliano e Rossano, in programma per domani pomeriggio presso il castello con al centro il tema della fusione.
Alla base del rinvio non meglio specificati, almeno per il momento, “ragioni legate ad approfondimenti e a motivi tecnici di aggiornamento sulla importante tematica”, che hanno indotto il sindaco, Giuseppe Geraci, ad inoltrare la richiesta di rinvio, formulata nella giornata di sabato, al suo collega di Rossano, Stefano Mascaro.
Ad annunciare il rinvio, un breve comunicato stampa a firma della segreteria del sindaco Geraci, con le motivazioni cui si faceva riferimento prima. Mascaro “ha condiviso le ragioni e, pertanto, l’appuntamento, è stato rinviato a data da destinarsi”. Tutto qui, il comunicato non aggiunge altro.
In attesa di conoscere, al di là del burocratese usato nella nota stampa, le reali motivazioni che hanno spinto Geraci a chiedere il rinvio dell’incontro a Mascaro, ricordiamo che l’incontro di domani era stato preannunciato in maniera abbastanza enfatica da parte dell’amministrazione coriglianese. Nella nota di qualche giorno fa che preannunciava l’incontro, per Geraci “è ormai indispensabile che il confronto politico e tecnico nel merito del percorso storico avviato con l’approvazione dell’atto di impulso da parte dei due consigli comunali prosegua naturalmente nell’ambito delle due istituzioni pubbliche interessate”.
E la riunione prevista per un primo momento per domani sarebbe servita “per avviare, attraverso una serie di analoghi incontri operativi, un concreto percorso di analisi e approfondimento rispetto a contenuti, criticità e metodi sottesi al progetto di unificazione amministrativa. Pur riconoscendo ed apprezzando – continua il sindaco – su quest’epocale opportunità per il territorio il prezioso ruolo di stimolo svolto in questi anni nell’opinione pubblica da attori e soggetti sociali e politici diversi, in vista ormai dell’indizione del referendum popolare da parte della regione Calabria diventa decisivo il rapporto diretto tra i due esecutivi e le complessive macchine comunali delle due città”.
Di certo diventa ormai necessario avviare azioni unilaterali in vista dell’indizione del referendum. Una maggiore coesione aiuta a far meglio comprendere alle comunità l’opportunità di fondersi.

(fonte: La Provincia di Cosenza)

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