Fusione. Albidona: assessore Munno, al bando zavorra e tare culturali

Il consiglio comunale di Corigliano

La fusione tra CORIGLIANO e ROSSANO, piaccia o meno a qualche amministratore locale pro tempore, serve a tutto il territorio. Serve alla Sibaritide. Serve al basso ed all’alto jonio. E serva anche e soprattutto ai tanti comuni dell’entro terra jonico, dalla Sila Greca ai comuni arbëreshë alle tante realtà interne come ALBIDONA altrimenti destinate, ancor di più dei centri costieri, a continuare a subire un lento ma inesorabile auto isolamento dalle principali dinamiche di crescita e sviluppo. È quanto dichiara l’assessore alla sanità Caterina MUNNO esprimendo l’auspicio suo personale, condiviso dal Sindaco Filomena DI PALMA e dall’Amministrazione Comunale, che DOMENICA 22 OTTOBRE da questo territorio importante della provincia di Cosenza possa giungere – scandisce – con il maggioritario Sì alla fusione, un segnale storico ed un indirizzo inequivocabile per tutti i comuni dell’area.In mezzo alla gente – continua – si respira aria e voglia di fusione, da ROSSANO a CORIGLIANO certo, così come nel resto del territorio. E se dubbi sussistono o perplessità assurde prendono ancora forma queste vengono sempre più tradotte, all’esterno, come sintomo insopportabile di un imperdonabile ritardo della Politica i generale e dei suoi rappresentanti rispetto a quello che, di fatto, è ormai un sentimento comune, un auspicio condiviso ed una speranza diffusa soprattutto tra le nuove generazioni. Talune derive ostruzionistiche alla fusione – prosegue l’assessore – alle quali stiamo assistendo ovviamente dall’esterno del confronto tra le classi dirigenti e tra le popolazioni direttamente interessate delle due città, ci appaiono in ogni casa testimonianza purtroppo eloquente di quel ritardo delle istituzioni locali rispetto ad un’opinione pubblica che si dimostra al confronto molto più progressiva ed aperta, probabilmente perché figlia legittima di una positiva osmosi quotidiana, imprenditoriale, commerciale, sociale e culturale tra le due importanti realtà urbane. Senza voler entrare nel merito delle motivazioni legittimamente esposte dai contrari alla fusione – conclude la MUNNO – esse sembrano però malcelare tutto il sapore di zavorre e tare culturali paradossali dalle quali, nel 2017, poter finalmente liberarsi andando a votare Sì al referendum popolare indetto dalla Regione sulla base del comune atto di impulso formalizzato dai due consigli comunali. Perché il territorio crede in questa che è oggettivamente un’occasione storica imperdibile per tutti. Non soltanto per Corigliano e Rossano! (Comunicato stampa)

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