Sicuramente, questo polmone verde dell’alta Calabria, non può divenire un sversatoio di rifiuti della provincia di Cosenza, o pagare altri prezzi per colpe altrui, per il mancato approvazione di un piano che riordini definitivamente il sistema dei rifiuti.
Proprio perché, c’è in gioco il futuro delle popolazioni, che evidentemente – prosegue Catapano -, hanno scommesso nel binomio ambiente e risorse naturali, c’è bisogno del coinvolgimento dei comuni, che rappresentano nella loro autonomia le istanze dei propri amministrati.
Ora – prosegue -, per questo esprimiamo la nostra preoccupazione e la contrarietà ad una soluzione di questo tipo in quanto i volumi di accoglimento dell’Ecodistretto sono eccessivi per l’intera area del Pollino, il cui habitat naturale è scelto da tanti turisti e dove insistono interi appezzamenti di terreni ad alta vocazione e produttività vitivinicola e olivicola.
Di contro, la questione dei rifiuti, ha bisogno di una soluzione che non è più rimandabile e assunzione di responsabilità. Ma prima di fughe in avanti va trovata una sintesi con il territorio e, valutata, il danno dell’impatto ambientale soprattutto, alle produzioni agro – alimentari. Riteniamo . ha concluso Catapano -, che questa area ha bisogno di altro: la valorizzazione dei propri borghi e delle proprie peculiarità. Siamo ben coscienti che la Calabria sta vivendo una vera e propria emergenza sul fronte rifiuti, anche alla luce del fallimento degli ambiti territoriali, che vanificano gli sforzi compiuti per quanto attiene la raccolta differenziata, che nel Comune di Frascineto raggiunge la quasi percentuale del 100% (Comunicato stampa).