Frana Macrocioli , urge tempestivo intervento della Regione

frana macrocioli

Frana Macrocioli – La Regione Calabria, attraverso i Dipartimenti competenti, attivi subito le procedure d’urgenza per avviare i lavori di ripristino della porzione di muro di sostegno del versante Macrocioli nel centro abitato di Longobucco, crollato nei giorni scorsi a seguito delle normali piogge autunnali. Si valutino e attuino tutte le procedure necessarie per garantire sicurezza alle abitazioni interessate dalla frana.

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È quanto dichiara il Segretario questore del Consiglio regionale della Calabria, Giuseppe Graziano, a seguito del sopralluogo effettuato nei giorni scorsi nell’area interessata dal crollo della parete Macrocioli, insieme ad un gruppo di cittadini longobucchesi.

 

3,5 milioni di euro, questo è l’investimento necessario per ripristinare, consolidare e mettere in sicurezza la parete del Macrocioli, che sovrasta l’omonimo torrente.

 

Un’opera realizzata a metà degli anni ’80 per far fronte al repentino peggioramento delle condizioni idrogeologiche del terreno e che negli anni vide diversi interventi strutturali.Non ultimo quello successivo all’alluvione del 26 Settembre 2009, quando la Regione Calabria intervenne tempestivamente per potenziare la paratia di sostegno.

 

Conosco bene – dice Graziano – la storia del muro di sostengo nel torrente Macrocioli, poiché all’epoca, quando ero a capo del Dipartimento all’Ambiente alla Regione Calabria, con l’allora direttore generale del Ministero dell’Ambiente Mauro Luciani, intervenimmo tempestivamente per sanare una situazione di pericolo.

 

Oggi, la Regione – aggiunge il Segretario questore – a seguito del sopralluogo effettuato dal Capo della ProCiv regionale Carlo Tansi e da Salvatore Siviglia, Segretario Generale dell’ABR, ha già stanziato circa 50mila euro per avviare i lavori di somma urgenza. Ma per ripristinare il muro e la sua efficacia sull’abitato servono 3,5 milioni di euro che mi auguro la Regione possa intercettare al più presto, così da garantire la messa in sicurezza delle unità abitative del rione Santa Croce. Questa è la priorità. Contestualmente, però, bisognerà indagare e fare chiarezza qualora ci fossero responsabilità su quanto accaduto.Per fortuna il crollo dello scorso ottobre non ha provocato vittime. Ma deve necessariamente servire da monito – conclude Graziano – per non commettere nel futuro altri gravi errori che possano compromettere in modo irrimediabile la sicurezza dei cittadini

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