Filt Cgil, Porto di Corigliano Rossano: servono segnali dalla regione

Il porto di Corigliano Rossano dal 2006 fa parte della circoscrizione territoriale dell’Autorità Portuale di Gioia Tauro ed è parte integrante del sistema portuale calabrese: una struttura che nasce con le credenziali di un rilevante promotore dello sviluppo per la Calabria e per il Mezzogiorno, ma che l’evoluzione negli anni del traffico marittimo commerciale e passeggeri, e delle attività ad esso collegate, non ha finora determinato contributi significativi alla crescita del territorio di proporzioni coerenti con le sue imponenti potenzialità, tanto da far affermare che il volume dei flussi attualmente diretti al porto contrasta con il livello delle sue rilevanti dotazioni infrastrutturali e delle dimensioni fisiche della struttura.

Una prospettiva di crescita e di sviluppo socio-economico, a nostro avviso, che dovrà invece necessariamente determinarsi con l’effettiva attivazione in Calabria della Zona Economica Speciale (ZES Calabria), per la quale la Cgil e la Filt Cgil Comprensoriale e Regionale stanno giocando un ruolo di forte sollecitazione, orientamento e proposta, partendo da Gioia Tauro e riguardando anche l’area portuale e retroportuale di Corigliano Rossano, con una serie di confronti, iniziative ed interventi di animazione territoriale dai quali si è rilevata una forte identità di impostazione con gli attori del territorio a partire da una significativa sintonia con l’Amministrazione Comunale di Corigliano Rossano, anche in considerazione degli adeguamenti strutturali ed infrastrutturali di cui comunque l’intera area portuale necessita.

Considerato poi, sia l’approssimarsi del cambio della guardia della guida dell’Autorità Portuale di Gioia Tauro e dell’utilizzo delle risorse del vigente Piano Operativo Triennale che solo parzialmente vengono utilizzate per dare effettivo slancio al Porto di Corigliano Rossano, che l’avvio del cantiere del terzo megalotto della SS 106 Sibari-Roseto, a cui la struttura portuale può naturalmente collegarsi in un’ipotesi di sviluppo complessiva per l’intero territorio, viene da chiedersi: ma la Regione Calabria e specificatamente l’Assessore Regionale ai Trasporti sono interessati all’argomento? Saremmo fortemente interessati a saperlo (forse non solo noi) e sollecitiamo per l’ennesima volta, come Cgil e Filt Cgil, un confronto complessivo con la Regione riguardo il sistema regionale dei trasporti, pure in riferimento alla portualità, prevedendo anche l’istituzione di tavoli di settore, tanto nell’attuale situazione di emergenza sanitaria e sociale quanto nella necessità di prefigurare le necessarie condizioni di prospettiva.

Nel “vuoto pneumatico” delle relazioni sindacali con L’assessorato Regionale ai Trasporti, una svolta aiuterebbe ad attutire difficoltà e condizione di disagio, ma anche ad attenuare un’insorgente e inquietante sensazione di “horror vacui” a danno dei cittadini calabresi.

(comunicato)

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