Ferrovia jonica, riparte la battaglia. Pressing su Oliverio

brancaleone

SIBARITIDE Riparte la battaglia in difesa e per il rilancio della ferrovia ionica continua. Sono ormai 4 anni che si susseguono iniziative sul tutto il territorio, ad opera di associazioni e movimenti riuniti nella Rete Ferrovia Ionica Bene Comune (Fjbc). E questa sera alle ore 18,30 presso l’Oratorio della chiesa di S. Maria Assunta, sita in Pietrapaola Mare, avrà luogo un incontro in occasione del quale si formalizzerà la costituzione dell’Associazione Afamj – Associazione Ferrovia Alto e Medio Jonio. Nell’occasione sarà presentato il Dossier Tecnico “Servizi di trasporto ferroviario in Calabria. Proposte di sviluppo per la fascia ionica”, che evidenzia criticità e proposte relative al trasporto ferroviario regionale ed a medio-lunga percorrenza. Accanto al dossier vi è anche una petizione popolare, articolata in 10 punti, con specifiche richieste di interventi di sviluppo della ferrovia jonica.

LE PROPOSTE

Dagli incontri più recenti sul territorio sono scaturite alcune proposte di azione e mobilitazione che la Rete sta ora provando a concretizzare, tra cui una manifestazione regionale programmata per il 30 settembre che prevede il coinvolgimento dei sindaci e dei consiglieri comunali dell’intera fascia ionica, accanto alle popolazioni ed alle associazioni; tale iniziativa si dovrebbe attuare attraverso  un “assalto” pacifico ai treni, ovvero una massiccia forma di presenza sui treni per affermare il diritto alla mobilità ferroviaria su standard europei.

LE RICHIESTE E LA MOBILITAZIONE

“In assenza di risposte adeguate – si legge in una nota a firma di Antonio Gorgoglione e Demetrio Gattuso – la mobilitazione popolare per la salvaguardia e il rilancio della Ferrovia Ionica su standard europei si farà ancora più dura. Lo stato pietoso della ferrovia calabrese è, infatti, sotto gli occhi di tutti… Siamo pertanto ad esprimere una vibrata protesta ed a chiedere un intervento al Presidente della Regione perché rispetti la comunità calabrese e le sue rappresentanze sociali. La responsabilità politica è tutta sua. Vada a dire a Delrio che non sappiamo che farcene delle briciole del suo Piano del Ferro vergognosamente antimeridionale… Vada a dirgli, infine, che noi vogliamo treni dignitosi a media e lunga percorrenza, da Reggio Calabria, dalla Locride, da Crotone, da Sibari, verso la Puglia, la Sicilia, il Nord Italia perché siamo cittadini europei anche noi… Se poi non ha l’autorevolezza per farlo, ha due alternative: scenda in piazza con noi o si dimetta”.

 

 

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Antonio Gorgoglione

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