Enel e concorso Futur-E, metodo sotto accusa

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Non si placano le polemiche sul concorso Futur-E e sul futuro della centrale Enel di Rossano. Al di là del merito e dei contenuti delle sei proposte selezionate dalla commissione giudicatrice, ciò che si continua a contestare è l’assenza di coinvolgimento del territorio e di tutte le parti sociali. “Sarà stato fatto sicuramente un buon lavoro, ma resta un immenso problema di metodo che ha portato ad escludere quasi tutti gli attori sociali, politici ed economici dalla partecipazione attiva a questa delicata fase che interessa la collettività”. Anche la Cgil stigmatizza il metodo, così come già fatto da più parti, evidenziando la necessità di maggiore confronto su una partita fondamentale per lo sviluppo dell’intero territorio. “Non eravamo interessati ad esprimere valutazioni sulla sostenibilità economica dei progetti – afferma Giuseppe Guido, segretario generale Cgil Pollino Sibaritide Tirreno – ma a conoscere ufficialmente cosa si propone al territorio ed ai lavoratori non rinunciamo. Troviamo, inoltre, incomprensibile come in un contesto in cui si ragiona di fusione istituzionale e città di Sibari non si sia inteso coinvolgere ufficialmente le altre istituzioni locali del territorio. Nessuno pensi, sia chiaro, che ci saranno dei sì a prescindere se sviluppo, ambiente, salute, lavoro e lavoratori non saranno tutelati ed al centro del progetto di rivalutazione dell’area. Sappiamo tutti che fine hanno fatto i progetti calati dall’alto!!! Invitiamo a fare del confronto, aldilà delle responsabilità sulle scelte da compiersi, il metodo attraverso cui costruire un progetto condiviso altrimenti, è evidente, che ognuno si assumerà la responsabilità delle proprie decisioni”.
Non sono da meno le dichiarazioni del gruppo consiliare Rossano Futura, per il quale la delibera approvata in Consiglio comunale sulle linee di indirizzo rappresenta solo “un timido inizio”. In tutta questa vicenda “il Consiglio Comunale – affermano i consiglieri Tonino Caracciolo e Marinella Grillo – ha mostrato molta più saggezza dell’Amministrazione Comunale alla quale in tutte le occasioni RossanoFutura ha richiesto quello che è stato deliberato: 1) Enel deve fornire dati certi sulla bonificazione del suolo e dei corpi idrici; 2) Enel dare assumersi gli oneri e dare tempi certi e brevi circa lo smontaggio dei gruppi; 3) Occorre attivare immediatamente un tavolo con il Governo e le sue agenzie, come Invitalia, e la Regione Calabria sui temi del concorso pubblico all’investimento e delle infrastrutture materiali e immateriali. Senza questi tre presupposti Future-e sarà solo una scatola vuota e, dunque, l’ultima beffa per una città che ne ha già subito fin troppe, dalla sanità alla giustizia, tanto per citarne solo due. È per queste ragioni – concludono Caracciolo e Grillo – che l’Amministrazione Comunale deve uscire immediatamente dal pantano in cui vivacchia ormai da 7 mesi”.

(fonte: La Provincia di Cosenza)

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