Emergenza lavoro: lettera aperta lavoratori mobilità deroga a Oliverio e Roccisano

Un gruppo di lavoratori in mobilità in deroga che ha partecipato a programmi di riqualificazione presso Enti pubblici calabresi (Comuni dell’Alto Jonio cosentino, ecc.) chiede di essere tutelato e di ricevere i compensi arretrati. E lo fa scrivendo una lettera indirizzata sia al Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, che all’assessore al lavoro, Federica Roccisano. Nella lettera, tra l’altro, si legge:

“Dopo il Decreto del Ministro Poletti del 1° agosto 2014, e dell’accordo con l’ex assessore regionale al lavoro, Guccione del maggio 2015, veniva riconfermato che la mobilità in deroga delle Regioni svantaggiate fosse prorogata di 5 mesi+3 e 7 mesi +3, ma il Governo centrale come anche la Regione Calabria hanno concretizzato un ennesimo nulla di fatto e i lavoratori, ormai fermi con i pagamenti a maggio 2014, non vedono ancora nessun tipo di sostegno al reddito, malgrado le numerose promesse fatte. Il Ministero del Lavoro ha emanato la settima salvaguardia escludendo ancora una volta la Calabria, negando a tutti i mobilitati in deroga di accedervi, e quindi solo chi si è trovatol in mobilità ordinaria ha potuto presentare domanda”. La triste realtà, però, è che in Calabria la maggior parte di questi lavoratori si trova in deroga. Quindi, tutti esclusi.

“L’appello – proseguono i lavoratori – che con la presente si vuole fare all’assessore e al Presidente della Regione è che nei prossimi giorni l’ottava salvaguardia che è allo studio del Ministero del Lavoro sia estesa anche a tutti i lavoratori in mobilità in deroga. Pertanto, come lavpratori vorremmo essere rappresentati e tutelati. Inoltre come lavoratori in deroga che hanno partecipato ai corsi formativi e di riqualificazione presso gli Enti pubblici e precisamente un esempio sono i Comuni dell’Alto Jonio cosentino, vorremmo che fossero messi in pagamento i compensi maturati già a settembre 2015 perché oltre i primi tre mesi percepiti è trascorso un anno dalla conclusione dei corsi, ma ancora fatichiamo a ricevere i compensi delle tre mensilità restanti. Lottiamo per la sopravvivenza!”.

(fonte comunicato)

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