Emergenza covid. Corigliano Rossano Pulita: La città ha bisogno di serietà, non di sciacallaggio mediatico

Corigliano Rossano – Lascia davvero senza parole lo sciacallaggio politico da parte dei gruppi consiliari di opposizione che, attraverso l’ultimo e impietoso comunicato, immaginano, addirittura, scenari apocalittici dovuti alla presenza di reparti covid presso il nostro ospedale. Sciacallaggio a cui si aggiunge quello di chi, non pago di aver infangato le istituzioni cittadine causandone il commissariamento per infiltrazioni mafiose, si ripropone oggi come il difensore del territorio e delle genti, quello stesso territorio e quelle genti spogliate financo della dignità da quella stessa compagine politica.

Viviamo tempi davvero tristi, una pandemia devasta il mondo intero, dovevamo uscirne migliori, si diceva, invece c’è chi arriva a strumentalizzare il lancinante dolore di un lutto personale, premendo i tasti della paura e della disperazione della gente.

È già … siamo in campagna elettorale!

L’attacco costante, superficiale e pericoloso al polo covid sito nel Giannettasio di Rossano, non fa altro che ingenerare paura e confusione nella popolazione, una popolazione che invece ha bisogno di parole chiare e razionali, di rassicurazione e fiducia nel futuro.

Suona strano come ciò che a Corigliano-Rossano è visto come uno scandalo, ossia la nascita di un reparto per la cura degli ammalati covid, altrove venga applaudito dagli stessi soggetti. Ci riferiamo al plauso generale esternato al sindaco di San Giovanni in Fiore, che è della stessa compagine politica, il centrodestra, per l’apertura di un polo covid nell’ospedale silano.

Il dubbio legittimo che nasce è che, se per gli stessi motivi, si osannano alcuni sindaci e se ne criticano altri, le motivazioni non vadano ricercate nel merito delle azioni valutate, ma nella strumentalizzazione che delle stesse si vuole fare da parte di soggetti che vivono in perenne campagna elettorale.

La schizofrenia e l’ira funesta ormai si sono impossessate di chi soffre la perdita di quelle rendite di posizione che l’elezione di Stasi ha loro strappato. Non solo, questa nuova amministrazione è anche refrattaria a quel consociativismo tipico delle vecchie forze politiche, che soffrono oltremodo l’impossibilità di trovare il modo di fare affari come si era abituati e come speravano si potesse anche con l’amministrazione Stasi.

La volontà di aprire un reparto covid nel nostro ospedale deriva dalla esigenza di avere in zona un nosocomio che curi quante più patologie possibili, scongiurando l’emigrazione verso altri luoghi, che danneggia la nostra cittadinanza e quella dei centri a noi vicini. Ovviamente, quando si chiede l’istituzione di un reparto delicato come quello per la cura del covid, la premessa necessaria ed irrinunciabile è che vada allestito in assoluta sicurezza per i pazienti e per il nosocomio. Ciò, però, esula dalle responsabilità dell’amministrazione comunale ma rientra in quello delle strutture sanitarie che dipendono dalla regione, a guida centrodestra.

Abbiamo smesso di sperare che dalle opposizioni possa arrivare il benché minimo contributo propositivo per il miglioramento delle condizioni di vita nella nostra città perché’ troppo impegnate a fare strumentale terrorismo mediatico privo di fondamenta, ed invitiamo, comunque, i cittadini a fare la tara a tutti i veleni che vengono loro propinati quotidianamente proprio da chi è corresponsabile del disastro che, con fatica, si prova a rimediare (Comunicato stampa).

Movimento Corigliano-Rossano Pulita

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