Editoriale. Tribunale, sanità e infrastrutture, si paga il costo del servilismo nostrano

Ma si facciamoci na foto…

Il grande Aurelio Fierro, cantava una simpatica canzone dal titolo: Ta vo’ fa fa’ na foto, senza immaginare che i politici nostrani l’avrebbero presa come sigla di questo cabaret quotidiano che va in replica da tempo, con insuccessi continuati, brutte figure e sacrifici per la gente.

Foto con permanente appena fatta, con occhi cerulei, capelli dal biondo al corvino, oppure grisonnant, che dicono di tutto con testi confezionati a pagamento da agenzia che scrive tutto ciò che le viene passato.

Ed allora chiunque si permetta di far rilevare il fallimento giornaliero, parte la raffica di chiacchiere che non dice nulla perché il nulla non può che essere tale.

Gratteri arresta mezza politica calabrese, la incatena, i giornali lo oscurano, il ministero non gli trova una sede per quel processucolo alle masso mafie, la cassazione cerca di minarne l’impianto accusatorio insinuando dubbi e dando fiato ai garantisti de noantri…e la politica lo guarda con sospetto, ne commenta l’essere sulla scena da tempo, con giudizi pubblici ipocriti e falsi.

Il Magistrato dice a chiare lettere: perché hanno chiuso il tribunale di Rossano lasciando aperto quello di Paola a minuti di distanza da Cosenza? Mia nipote che ha tre anni lo sa il motivo, eppure quando la Santelli è venuta a Coross le abbiamo battuto le mani e l’abbiamo eletta Governatrice. I nostri parlamentari, Scutellà in testa, come minimo avrebbero dovuto dire a Bonafede di mettersi in macchina e venire a verificare se un cittadino di Bocchigliero solo per una testimonianza deve recarsi a Castrovillari in quel deserto dei tartari, fra l’altro con un gabinetto sempre olezzante e puzzolente, compiendo un giro del mondo in un giorno. Il tribunale non va bene a Rossano centro? Ok facciamolo a Insiti, riappropriamoci del bene pubblico e realizziamo la struttura. No ci fermiamo alle interrogazioni, cui risponde un capo di gabinetto che confeziona per Bonafede una risposta prendendo un fascicolo in archivio rubricato: chiusura tribunale Rossano, motivo della decisione: politica eunuca, si priva degli attributi.

Sanità, Francesco Sapia-l’unico a non occuparsi di faldoni e fermate ferroviarie cerca di spiegare al post comunista (comunista che cerca un posto) che sulla sanità in Calabria i commissari hanno toppato: noi continuiamo col turismo sanitario obbligato per la insufficienza del pubblico, mentre sorgono laboratori e strutture private targate Dracula, sì per la voracità con la quale succhiano risorse per analisi, indagini risonanze a tac come se fossero terapeutiche.

Infrastrutture :

Abbiamo un treno 1, sì uno solo che arriva a Sibari e che tutti voglio che si fermi a Torano, mentre io proporrei Castiglione di Paludi se fosse elettrificata la Ionica. Quel treno è stato festeggiato come l’arrivo del Papa, mi pare sei anni fa, senza scomuniche per una politica delle infrastrutture che fa pena e mi fermo qui, perché a quest’ora faccio un giro su FB e leggo cosa postano alcuni politici.

E cosi mi torna in mente Aurelio Fierro e la sua canzoncina Ta vo’ fa fa’ na foto, sì sa vonno fa fa’ e sa fanno, anche se siamo in piena stagione di pomodori…Di questi tempi io non rischierei, sinceramente, prima o poi … chissà.

Giuseppe Passavanti

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