Editoriale. Sanità. solito centralismo pigliatutto, e Graziano e Gallo?

 

Il Pd perde il pelo ma non il vizio. Si avete letto bene cari amici di Corigliano Rossano, così impegnati in questo braccio di ferro per un ufficio, un faldone, un impiegato a te un usciere a me, mentre ci scippano di nuovo della nostra possibilità di avere i servizi adeguati alla terza città della Calabria. Stranezze consentite a Bevacqua, Guccione(lo ricordo piccolo in federazione quando nel comitato federale sedevano i Marco De Simone, i Milei portatori di spessore culturale e politico).

Questi si alzano una mattina (mi son svegliato ed ho trovato…) e decidono di modificare le aziende sanitarie, di fregarci come con lo scippo della nostra Asl persa in una notte in cui i nostri rappresentanti o non c’erano o dormicchiavano. Alex Drastico direbbe: ma chi, ma come, ma che c…?. Hanno parlato con il Pd locale? hanno sentito i collettori che meglio dell’Avis danno loro i voti? Non mi interessa, percentuali da prefisso telefonico indicano quanto contano alcuni partiti e quanto conteranno dopo aver sottoscritto proposte di legge che non hanno letto e che miracolosamente si illustrano da sole… e tre giorni dopo le devono abrogare per vergogna nazionale.

Oggi si leva qualche timida voce ma non ho sentito Gallo o Graziano, ovviamente impegnati in altro per carità. Nulla non dicono una parola, perché noi meritiamo Zuccatelli, Cotticelli e via dicendo di commissari bulgari che non conoscono Cariati, non sanno dov’è Trebisacce, accettano oboli per un centro covid che assomiglia ad una costruzione Lego per bambini monelli, modificano il cup in sala Bingo dove se ti va bene vinci un ecocardio a sette mesi e champagne per brindare alle fregature, come l’Utic chiusa da sei mesi per restauro della Cappella Aortica.

Poi ripenso a come siamo fortunati(?) Abbiamo tre deputati, un senatore un consigliere regionale ed un assessore regionale, insomma potremmo fare la guerra al mondo, eppure ogni giorno parliamo dei defunti e del covid free(gaci), dei faldoni che arriveranno in senato, bel problema consultare gli atti a palazzo Madama, di Conte cui inviare la solidarietà. Ma non per posta-non ne arriva e credo non ne parta-

Allora mi sveglio e mi chiedo: ma Coross, o come la chiameranno gli esperti extraterr(itoriali) non doveva essere la terza città della Calabria? Vero ma non la terza su tre.

Ah dimenticavo: da ieri abbiamo anche un altro Presidente, di una commissione occupata manu militari dalla maggioranza, il cui atto finale avrebbe dovuto, ope legis(regionale cosa vuoi che conti) veder la luce a dicembre scorso. Ma chi ben incomincia è a metà dell’opera. O no?

Giuseppe Passavanti

 

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