Editoriale. Montera: l’Anas non ostacoli lo sviluppo della nuova città

editoriale
editoriale

Cosimo Montera – L’Assessore Roberto Musmanno e Anas hanno presentato all’Unical davanti al Rettore, Sindaco, Presidente Provincia e altri, con tanto di video e pannelli, lo svincolo di ingresso a Unical e per il collegamento autostradale, con accluso raccordo, all’area industriale; evento questo, udite, udite, per procedere “alla valutazione preliminare di merito sul progetto di fattibilità” con pareri e valutazioni positivi, con i soliti applausi, pacche sulle spalle, stretta di mano e pasticcini. Vota Antonio! Raccolti i tre pareri, affermò Musmanno, avanzerà richiesta al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per l’avvio del procedimento di valutazione preliminare, quindi procedere all’approvazione finale del progetto.
Ottimo! Le cose si fanno e vanno fatte, nel rispetto del territorio, cittadini e sviluppo economico. Come non essere d’accordo!
Non solo. Anas ha redatto, come si può notare in fondo alla pagina del link qui di seguito, più soluzioni da proporre https://www.unical.it/portale/portaltemplates/view/view.cfm?73903. Ancora ottima cosa! A dare ascolto alle troppe “auto promotion” d’altri confusi nel ruolo, tale metodo non deve valere per noi a riguardo delle cazzate previste per l’ex Strada Statale 106, confermando le consapevoli ineguaglianze sin qui praticate tra i territori, i cittadini e il pari diritto allo sviluppo e sicurezza. È questo che meritiamo! Il fare della Regione lo conferma. Forse Anas suppone di non costarci e di elargirci regali. E cosa stavolta ci regala? Vediamolo.
Qui, ad esempio, per il bivio a Insiti, garantirà 2,5 milioni di euro di spesa, oltre un ettaro di terreno espropriato, uno svincolo incerto sul piano della sicurezza in assenza di valori ambientali e una barriera per i pedoni, altro che percorsi in bicicletta! Avviene nel silenzio dei propugnatori del territorio a “spreco zero” ma a emissioni di CO2 elevate.
Svincolo che ignora che le dimensioni della Strada Ogliastretti, per la quale si necessita realizzare l’opera, non potranno restare tali per la presenza lì dell’Ospedale della Sibaritide, del Centro Sportivo e per le ragioni urbanistiche che riveste l’Area, definite da tempo e ancor prima della Legge Regionale Graziano. Legge che è il “contratto” per il quale i cittadini hanno votato e valutato la fusione dei due ex comuni.
Strada quella, Anas si documenti, che già si annunciava asse portante della sede del Municipio e di ogni altro Ufficio con funzione d’interesse generale al servizio del territorio (Tribunale, INPS, attività finanziarie e assicurative…) e del Medio-Alto Jonio. Ancor prima, traverso importante di congiunzione tra l’intercomunale “SS 106 raddoppio”, la vecchia SS 106 e la Nuova Statale Jonica, a due più due corsie, che dalla SS 534, km 365+150, per Corigliano-Rossano, sino al Nicà, a proseguire, dovrà farsi.
Piaccia o no, Anas, Regione e Uffici sono al servizio del territorio e non padroni. Se Anas ha soldi da distribuire, ingorghi da creare o intenzione di schiacciare lo sviluppo della Nuova Città, si fermi.
Autorizzare tale sciocchezza significherebbe assumersi la responsabilità di far saltare il contratto stipulato tra i cittadini con i dissapori che ne conseguirebbero. Ciò vale altresì per l’esistenza del “Compagna” che si pretende con il “Giannattasio”, in efficienza, lì dove sono, sino a quando il servizio sanitario sin qui affidato dal Presidente M. Oliverio a uomini di certe passatiste “de robertiane” società, dedite all’ubbidienza, non completerà l’Ospedale in “costruzione”. Ragioniamo ora sullo svincolo di “maniera” affidato da Anas appaltatrice alla società srl, ESSE Ingegneria.
ATTI RETROSPETTIVI
Il PRG, approvato nell’86, di Corigliano, previde lì un cavalcavia e fasce di rispetto, sottoponendo l’area del quarto sud/est, Strada Ogliastretti, a zona omogenea “F”, ove da tempo sorge il Centro Sportivo, rispettoso delle distanze e con modalità di ingresso non dalla E. 90 ma da strada retrostante a garanzia della sicurezza degli automobilisti.
A contorno della “F1” impose una zona “ED2”. Ora, sulla F1, sorge un fabbricato con bar, tabacchi, generi alimentari e un magazzino ortofrutta costruito sul confine della proprietà pubblica, con grave colpa e ignavia degli Uffici Comunali, Gestori del Consorzio Sportivo e Anas Calabria, mai intervenuti a difesa delle fasce di rispetto ed esecutività del PRG. Nulla al momento si conosce su eventuali “condoni” inconcepibili, se richiesti o concessi. Anas, non è illogico supporlo, sempre più nel tempo, ha consentito la contrazione della carreggiata d’immissione da Ogliastretti verso est, procurando riduzione della corsia di accelerazione con grave pericolo d’incidenti vari, come lì avvenuti. Ora pretende il peggio in nome del PTTR di Musmanno e M. Oliverio.

Rammento ad Anas la sua perizia tecnico-legale già rilasciata al Governo. Infatti, giorno 1 febbraio 1999, atto n. 4/21929, seduta di presentazione 475, l’On. Francesco Fino, Deputato del Territorio, formulò un’interrogazione a risposta scritta al Ministero dei LL.PP. a riguardo della pericolosità del bivio d’interesse che al tempo contava già numerosi decessi, senza che Anas provvedesse ad alcunché. L’On. F. Fino così interrogava: «…Soprattutto per conoscere cosa l’Ente intendesse fare per provvedere alla soluzione dei problemi esposti…». RISPOSTA: «…Come evidenzia l’Anas… (dopo l’atto ispettivo), i problemi connessi alla pericolosità e alla cogestione del traffico, potranno essere risolti solo attraverso sfalsamento altimetrico dei flussi veicolari e, quindi, mediante intersezioni a livelli differenziati… F.to, Il Sottosegretario di Stato per i LL.PP.: Antonio Bargone». Che l’ANAS mentisse al Governo dichiarando il falso?
Nell’agosto 2016, Anas, dopo il gioco delle tre carte dei deliberati Cipe, annuncia per il bivio di Insiti, in seguito a numerosi decessi, l’intenzione di voler realizzare lo svincolo.
Il giorno 2 febbraio 2018, a parte i Deliberati di Consiglio dei due Comuni che individuavano l’utilizzo dell’aria, a maggior forza lo faceva la Legge Regionale n. 2 che istituiva il Nuovo Comune di Corigliano-Rossano.
In data 20 marzo 2018 era pubblicato sul sito della Regione un preliminare di svincolo impostato su tre rotatorie, ove si affermava che dovevano essere messi in contatto i vari Enti Interessati, per redigere verbali a evidenza delle interferenze o criticità, vagliando le possibili soluzioni da concordare di volta in volta (sic!).
Il giorno 21 agosto 2018 era resa pubblica la notizia di un incontro tra i potenziali espropriati e il progettista delle multi rotatorie Insiti, della “Esse Ingegneria srl”. Lì si annunciava che i ragazzi di Anas sarebbero ritornati sul posto per ultimare i rilievi d’inizio agosto. Strano metodo di lavoro! Evidente che ad Anas, ancora, sfugge che l’elezione del Sindaco non è ancora avvenuta, che il PSA non sia stato terminato, specie per le strade di comunicazione generale e sistemazione di servizi e funzioni e che esiste una chiara Legge istitutiva del Comune.
Il 31/01/2019 dalla Regione, in occasione della riunione tecnica sul nuovo Ospedale della Sibaritide, si annuncia che Anas era in fase di completamento per il progetto dello svincolo, essendo imminente l’approvazione del progetto esecutivo (sic!). Progetto diverso da quello che ANAS aveva relazionato al Governo e diverso da quello previsto e indicato nel PRG, consentendo Musmanno e il suo Ufficio, il beneplacito al preliminare della ESSE Ingegneria srl, che non tiene conto di quanto a noi necessita. Superficialità? Due pesi e due misure?

STUDIO DELLE INTERFERENZE E COMMENTO

  • La procedura, benché aiutata dal Cipe, necessita di variante al Prg, soprattutto di un progetto che abbia relazione e adeguato al luogo in cui s’inserisce, quanto sin qui abbozzato, non risponde all’interesse dell’Ente. L’Intervento proposto dalla Esse ingegneria non ha quindi l’assenso del Sindaco, che eredita il Prg, oltre che del MIBACT e come a Rende del CTVIA e CSLLPP, tenuto conto che si tratta di una strada europea (E. 90) che attraversa zone urbane; enti sovraterritoriali che vanno comunque informati.
    Il progetto proposto espropria più di 11.000 mq di terreno oltre a quelli già in possesso di Anas, non dichiara l’area che vincola, eludendo l’informativa dovuta ai potenziali espropriati. Così per le controindicazioni rispetto allo sviluppo in divenire che subordina. Ecco perché la relazione tra Comune e MIBACT è necessaria, va ricercata e non può essere elusa, dovendo rispondere l’opera all’interesse pubblico e strategico cui è destinata l’area e che va molto oltre a quello valutato da Anas e dichiarato nella sua carpetta.
  • Da sud, Ogliastretti, chi va verso Sant’Irene, a est, ha due possibilità d’immissione sulla E. 90. La prima è dal vecchio percorso costeggiando il bar-tabacchi-mercatino e spazio/carreggiata antistante ai vari ingressi. La seconda possibilità d’immissione è attraverso la rotatoria “C”, posta in asse alla strada d’ingresso al Centro Sportivo e a servizio dell’Area Carburante metano, quindi poi la rotonda “B” e a seguire. La prima possibilità affida alla segnaletica, dallo spazio a parcheggio/carreggiata, l’immissione nella E. 90, come adesso è, conservando l’interferenza e il pericolo di scontro con quanti marciano da ovest (Cassano, Schiavonea, ecc.), nemmeno impedisce a quanti da ovest proveniente, l’immissione alle attività commerciali, producendo doppia interferenza con doppio pericolo d’incidente.
    Oltretutto il detto tratto che costeggia i fabbricati commerciali, divenuto a doppia senso di marcia, permette la libertà d’ingresso e sosta alle attività commerciali descritte, a chi proviene dall’area Ospedale, nonostante la retrostante parallela strada per il Centro Sportivo, ugualmente la consente a chi proviene, come visto, da ovest (Cassano). Non sarà certamente la striscia continua, a impedirlo, infatti, non sono previste aiuole/barriere spartitraffico. Non solo, da quello spazio, fatti gli acquisti, l’automobilista può invertire a “U” la direzione di marcia e raggiungere l’Ospedale e la Stazione Carburante.
    Le rotatorie divengono così innaturali non eliminando le interferenze di transito. Evidentemente ciò è pensato non ai fini della sicurezza ma a servizio delle dette attività commerciali, invogliando parimenti all’uso della carreggiata, per chi deve immettersi verso est (Crosia), a parcheggio con pericolosa confusione di funzione.
  • La Strada Ogliastretti resta, come accusato, a due corsie di m 6,50, al di sotto della quota del raccordo stesso tra le rotatorie “B” e “C” di m 7,00 prive di alcuno spazio per tranquilli transiti pedonali e a proseguire produce impossibili aiuole mediane, a separazione sicura del doppio senso di marcia, e marciapiedi; va da sé che trattiamo un percorso che esige dinamicità e fluidità rispetto ai tempi “d’urgenza” a raggiungimento del Pronto Soccorso. Gli ospedali hanno questo brutto difetto, producono necessità di transito veloce per le autombulanze e soccorritori e sostenuta frequenza di visitatori.
    A riguardo dell’ingresso dalla E. 90 verso l’Ospedale, appena superata la rotonda “C”, la minore chiamata a sostenere il maggior traffico, è consentita l’immissione in spazio privato con ingresso a 90°, ciò priva l’automobilista che segue dei tempi minimi di riflessione (stereometria) facilitando lì il pericolo di tamponamenti e incidenti.
    Lo svincolo si conferma, non in ultima analisi, come soluzione adatta a zone ultra periferiche di comunicazione, costituendosi come vera e propria barriera al transito pedonale e ciclabile tra zona marina e zone urbane; non da meno sussistono le pericolosità prodotte dalla rotatoria “A”, nel versante opposto, per chi proviene da est.
  • Da est esiste in parallelo un percorso, sottovalutato, sottostante al livello di quota a forte transito della E. 90, al momento serve un’area chiamata ancora rurale ma fortemente urbanizzata, con molte decine di abitazioni, che qui esaminiamo.
  • Chi proveniente da est sulla E. 90 potrà accedere dalla rotatoria “B” svoltando a sx, verso l’Ospedale, Area Carburante e i Siti Antichi sulla vecchia ex SS 106 o procedere diritto, verso Cassano o Zona Portuale, ecc., o immettersi verso dx, Fabrizio, Giardini Insiti, Pirro Malena. Potrà fare quest’ultima scelta a dx con due modalità, tramite l’attuale braccio esistente o raggiungendo la rotatoria “B” e poi, la “A”. Ciò crea interferenze di tipo a forbice tra chi proviene dalla sottostante strada urbana (complanare E. 90), Giardini Insiti/Cino, cui si consente l’accesso” diretto sulla E. 90 e con chi questa percorre. Interferenze che diventano triplice con quanti provengono dalla abitatissima zona Fabrizio, Pirro Malena, Lungo Mare e intende transitare verso Giardini Insiti/Cino, B&B, o altro, complanare della E. 90.
    Nemmeno qui sarà la segnaletica o la chiara tratteggiata, inserita nella planimetria proposta, a dissuadere il frettoloso che utilizzando quel braccio esistente, a doppio transito, intende raggiungere la E. 90 non utilizzando le rotatorie “A” e “B”, magari solo per spingersi alle attività commerciali sin qui nominate.
    Le interferenze originate dalla proposta Esse Ingegneria, per conto di Anas sono moltissime, altrettanto i pericoli, da rendere inutile lo svincolo concepito. Svincolo questo, buono solo a creare un sistema bloccato e rigido, parimenti incerto. Una sicura barriera questo per pedoni e ciclisti, inadatta allo scopo che il Nuovo comune deve e vuole perseguire.
    Ancor meno vale quella sottospecie di “abbozzo” incompiuto di “cavalcavia ferroviario” che invito la Provincia a verificarlo sul piano strutturale ancor prima che sul piano dimensionale del tutto insufficiente.
    Anas ricominci il lavoro acquisendo gli obiettivi di Legge di Corigliano-Rossano, risolvendo diversamente e con tecnica ambientale oltre che funzionale detto importante bivio, parimenti investa risorse per il completamento razionale del bivio esistente poco più a est, a margine del Cino, raccordandolo alla zona ospedaliera.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati: