Editoriale. MONTERA: Dobbiamo pretendere una SS 106 a doppia corsia

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A questa nostra Terra serve rompere l’isolamento in cui la programmazione provinciale e regionale, attraverso l’ANAS, braccio armato dell’attuale Assessore Musmanno, la tiene. Parimenti non possiamo accettare supini quanto deciso nell’agosto 2017 e pubblicato sulla Gazzetta. Ne ricordo il passo: «…che, in particolare, lo svincolo di Sibari, che collega la SS 106 Jonica con l’Autostrada Salerno-Reggio Calabria a Firmo mediante la SS 534 (Megalotto 4), progettato originariamente in modo da interconnettersi con il Megalotto 8 (tratto Mandatoriccio-Sibari), è stato adattato al nuovo quadro programmatico secondo cui, in sostituzione del Megalotto 8, è prevista la messa in sicurezza del tracciato storico della SS 106 con interventi di adeguamento in sede».
Per ribaltare ciò, necessita che i nostri Comuni si autoconvocano, marciando uniti contro quanti pretendono di tenerci bloccati con la buffonata della “revisione di progetto” dell’attuale carrabile chiamata SS 106 che, per le scelte progettuali fatte, ancor di più crea sconquassi e rigidezze alle nuove necessità di mobilità, anche delle urbane di Corigliano-Rossano andando in direzione contrastante alla stessa Legge di fondazione del Comune. Tema questo del sistema delle rotatorie, in specie di Insiti/Ogliastretto, su cui più in là tornerò.
Dobbiamo pretendere una strada statale degna di questo nome al pari degli altri territori, cancellata, dai predoni di turno, variando le deliberazioni CIPE.
Programmata almeno dagli anni ’90, era chiamato “Megalotto SS. 106 Reggio C.-Taranto” poi dai “nuovi esperti” segmentata in salsicciotti chiamati ancora “Megalotti”, di nostro interesse l’8 e il 9, a raggiungimento di Catanzaro, di fatto semplicemente per cancellarli.
Le risorse destinate a noi sono finite sulla SS 534 per Roseto e sull’enfatizzato cosiddetto restyling dell’A3 Cosenza–R.C.

Pretendiamo il percorso da realizzare in media collina a due corsie per ogni senso di marcia con spartitraffico mediano, piazzole di sosta e svincoli a servizio dei Comuni, riaffermando, dal km 365+150 m, Innesto Roseto, il Collegamento per Casachelle-Mesofato II, con i relativi Nodi Distributori per il Porto, l’Arberia-Acri-Sila, Cosenza e la continuità della SS. per Corigliano-Rossano sino a Mandatoriccio/Cariati e a proseguire. Tragitto questo della Nuova SS Jonica che nulla ha da spartire, ancor più ora che Corigliano-Rossano è un sol Comune, con il percorso fatto proprio dall’attuale bozza dello PSA, asservito alla ormai ex Centrale Enel, conosciuto e criticato sin dalle Varianti al PRG di Corigliano, naufragate per implosione o respinte dalla Regione Calabria.
Sia chiaro, il controllo del “Quadrante Geografico” sul tragitto della Nuova Statale Jonica deve essere ampio, piegato agli interessi dello sviluppo turistico del territorio, analogamente facendo di questa l’alternativa all’A3, attraverso la riduzione di circa il 30% della percorrenza, portandola intorno ai 76 km dall’Innesto della SS 534 sino al raggiungimento in sicurezza del Bivio di Passo Vecchio, alle spalle di Crotone, in meno di un’ora.
Se Anas crede solo di poterla ipotizzare senza il beneplacito dei nostri Comuni e popolazioni, come sempre fatto, anche per Gioia-Roseto, così come adesso pretende di realizzare sull’attuale SS 106 in Santa Lucia e Insiti/Ogliastretto le assurde rotatorie, non ci resta che impedirglielo non stando al gioco ricattatorio e compiendo tutti i passi necessari per pretendere altrimenti le dimissioni dell’Assessore alle Infrastrutture regionale e dei Dirigenti Anas. Dobbiamo vigilare altresì che non si ripetano gli ennesimi “pasticci” di gara come avvenuto per la Roseto Capo Spulico o l’Ospedale di Insiti, guarda caso a danno ancora delle nostre popolazioni. Sta al Nuovo Comune Jonico disvelare la sua forza per convincere e pretendere quanto da oggi in poi dovrà programmarsi e realizzarsi da noi. Ecco perché ancor di più è imprescindibile definire cosa ci necessita, per averne il controllo e la direzione in seguito.
A questo si sono interessati i territori con la Delibera di Indirizzo già da alcuni Comuni votata in Consiglio. Altri deliberati, a definizione collettiva, se ne proporranno per quanto pretendiamo. Incomprensibile, per quanto si dirà, la mancata adesione al deliberato da parte del Commissario della Nuova Città Jonica. Il Dott. Bagnato aveva anticipato tutti facendo sua la mia proposta, chiedendo proprio che fosse introdotta la bretella autostradale e i Nodi Distributori per Corigliano-Rossano, rivendicando la restituzione ideale della vecchia indicata statale, a suo tempo programmata dall’Anas a proseguire sino a Crotone.
Per questo attendiamo tutti la condivisone della Delibera di Indirizzo unanimemente votata ad oggi nei Consigli Comunali dai Sindaci A. Pomillo di Vaccarizzo Albanese, M. Santoro di Terravecchia, G. Bonamassa di Oriolo, G. Gabriele di San Giorgio Albanese, D. Baffa di San Cosmo Albanese, G.G. Santoro di Bocchigliero.
In attesa che altri compiano lo stesso passo, ancor di più invitiamo il Commissario D. Bagnato, coerentemente con quanto prima ricordato, a Deliberare velocemente con i Poteri del Consiglio. Lasci, al di là delle polemiche, il suo utile contributo alla formazione della Città e rivitalizzazione dello Jonio tutto.
Le prossime elezioni regionali dovranno vedere le popolazioni joniche non più portatrici di sangue nel votare candidati di altri territori, dobbiamo far sì che si votino i nostri candidati veri, ignorando parenti, amici o datori di lavoro presenti nelle liste civette.

Arch. Cosimo Montera

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