Editoriale. Calma e gesso, ce la possiamo fare. Plauso a chi è in prima linea 

Qualcuno direbbe “calma e gesso”. Il momento è difficile e lo è per tutti. Maggiormente da noi, nella Sibaritide, periferia nella periferia.  I provvedimenti restrittivi assunti nelle ultime ore, seppure tardivi, sono necessari al fine di contenere, e mi auguro arrestare, l’epidemia da coronavirus. Il dato qui da noi non è allarmante, ma è decisamente preoccupante. Le istituzioni locali reagiscono, con qualche legittima limitazione, con grande fermezza e determinazione. Oggi, possiamo dire, il territorio è tenuto sotto controllo. Ma tutti noi abbiamo l’obbligo e il dovere di assumerci le nostre responsabilità nel rispettare le varie disposizioni in materia di prevenzione e di sicurezza. Saranno giorni difficili per tutti in cui  dovranno, tuttavia, prevalere la prudenza, la tolleranza, la comprensione e la capacità di assumere informazioni da fonti credibili, possibilmente di carattere istituzionale. Occhio a chi diffonde notizie non riscontrate. Anche qui, il popolo dei social in parte sta dimostrando immaturità tra commenti alterati e irriguardosi nonché l’irresponsabile pratica del ricorso alle fake news, a mio parere, da perseguire penalmente. Si  alimenta la paura, il panico, l’ansia in quei tanti cittadini che vivono questa fase in costante trepidazione. Per cosa? Per qualche like in più! Perché di questo si tratta. Sono per la libertà di espressione e di pensiero, nonché per il diritto di critica, ma auspico un intervento autorevole e tempestivo  del legislatore che disciplini al più presto il sistema social nella sua complessità. Anche in momenti drammatici come quelli che stiamo noi tutti vivendo, scorgono elementi di profonda immaturità. Che il sistema sia vulnerabile è sotto gli occhi di tutti, ed è vulnerabile non solo nella Sibaritide ma in tutto il mondo. Qui c’è l’aggravante di un sistema sanitario abbandonato dallo Stato, ma il personale oggi in dotazione è in prima linea a fronteggiare l’emergenza. E va sostenuto umanamente e professionalmente. Così come va sostenuto chi è impegnato nelle istituzioni, nel mondo del volontariato e dell’associazionismo. Non è tempo per le polemiche, almeno non adesso! Ora dobbiamo restare uniti, la politica del “dito contro” non porta da nessuna parte, se non a generare sconforto ulteriore in chi opera con dedizione. Un plauso dunque, al personale sanitario, alle forze dell’ordine, all’amministrazione comunale e al consiglio comunale, agli uomini e alle donne della polizia municipale e della protezione civile. Agli amici colleghi e a noi tutti che operiamo nel sistema dell’informazione spetta un compito di alta responsabilità, ossia, quello di  assumere le notizie, verificarle e diffonderle. Non è un percorso facile né semplice poiché concorrono una serie di fattori psicosociali della comunicazione e dell’informazione di cui di volta in volta tenere conto. E’ questo un evento straordinario e lo è per tutti, anche per i giornalisti che operano talvolta con apprensione nell’acquisizione delle notizie, soprattutto nella fase in cui si deve decidere sull’opportunità o meno di procedere alla diffusione. Altra cosa è il cinismo di chi pubblica di tutto e di più per la corsa al like per una manciata di spiccioli, ma questa è altra storia.  Calma e gesso, dunque, ci sono tutte le condizioni perché ce la si possa fare, ma molto dipenderà dalle condotte di noi tutti singoli cittadini…. 

Matteo Lauria – Direttore I&C

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