Editoriale. Assessorato con delega al perfezionamento della fusione? Auspicabile…

Corigliano Rossano – La nuova amministrazione Stasi chiusa a riccio nel tentativo di dare forma alla nuova giunta, al futuro consiglio comunale (elezione ufficio di presidenza), alle presidenze delle commissioni consiliari. Temi che meritano opportunamente una giusta e opportuna discussione interna alla maggioranza al fine di mantenere inalterati gli equilibri. E’ d’altronde fisiologico misurarsi con le dinamiche rivendicazioniste di chi ha sostenuto l’attuale giovane sindaco che dovrà affrontare, ma era nell’ordine delle cose, una montagna di problematiche. Ed era per queste ragioni che la nostra testata giornalistica ha sempre mantenuto un profilo basso in tutta la campagna elettorale allo scopo di evitare quella cultura secondo la quale oggi si attende il primo errore per saltargli addosso. Si è preferito, purtroppo,  lo scontro da tutte le parti e, ora, non sarà facile riuscire a contenere gli impulsi di chi, magari, non ha accettato l’esito di una campagna elettorale che ha fatto registrare anche colpi bassi. Auspico ancora oggi, come cittadino, che tutto ciò non avvenga e che prevalga l’interesse generale. 

Premesso ciò, in questa fase di concretizzazione dell’esecutivo, perché non pensare all’istituzione e attribuzione di una specifica delega alla fusione? Un assessore insomma che si occupi di dare effettiva attuazione e definizione al processo di unificazione delle due ex città: dal principio di pari dignità nei rapporti con le altre realtà calabresi ai fondi destinati per le fusioni,  dalla realizzazione dei municipi al perseguimento programmatico di tutto ciò che prevede l’amministrazione Stasi in materia di fusione. E’ fondamentale aggredire questa problematica al fine di oleare i margini di integrazione sociale e abbattere definitivamente i residui di steccati storici che pure ancora oggi esistono. Una figura dunque che si occupi specificatamente di questo settore. Dico questo perché consapevole che un sindaco di una nuova città di questa entità e portata, la prima per estensione in Calabria, ha tante questioni da affrontare. E un amministratore, con tutta la buona volontà, non può stare addosso a tutte le questioni.  

E’ importante lavorare bene in questa direzione, oserei dire quasi fondamentale. Oggi Corigliano Rossano è entrata a pieno titolo tra le grandi città del sistema Calabria. Ciò può costituire anche un trampolino di lancio (ovviamente non è una regola) affinché  un domani questo territorio ( mai accaduto nella storia politica) possa esprimere un futuro candidato alla presidenza della giunta regionale se ovviamente meritevole per capacità e per risultati prodotti.  

Matteo Lauria – Direttore testata giornalistica I&C

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