Distretto del cibo “Piana di Sibari”, incontro di partenariato

CORIGLIANO-ROSSANO – Continua proficuamente il cammino per la costituzione del Distretto del Cibo, “Piana di Sibari”. Nella giornata di ieri, lunedì 12 luglio, nelle sale del castello Ducale, si è tenuto un incontro di partenariato pubblico-privato per la discussione dell’accordo di distretto e del Piano delle attività.

Il Distretto del cibo è uno strumento strategico mirato a favorire lo sviluppo territoriale, la coesione e l’inclusione sociale e diretto a sostenere programmi di sviluppo tesi a rafforzare la competitività, l’innovazione, l’internazionalizzazione e la creazione di nuova occupazione qualificata.

All’incontro erano presenti, l’assessore regionale all’Agricoltura ed alle Risorse agroalimentari, Gianluca Gallo, il sindaco Flavio Stasi ed il vice-sindaco Claudio Malavolta, del comune di Corigliano-Rossano, ente capofila del distretto, gli amministratori dei Comuni di Cassano allo Jonio, Calopezzati, Crosia e Paludi ed i rappresentanti di ARSAC, Istituto d’Istruzione Superiore E. Majorana, Unione Coltivatori Italiani, Confartigianato, CISL, Consorzio Liquirizia di Calabria, Confindustria Cosenza, Flag i Borghi Marinari dello Jonio, Coldiretti.

L’incontro è stato moderato dal dottor Fabio Campana, euro progettista del Comune di Corigliano-Rossano, responsabile del procedimento per la costituzione del Distretto del cibo. Dopo una breve introduzione, si è soffermato sull’importanza di uno strumento di programmazione che parta dal basso secondo un approccio del tipo Bottom-up, e che coinvolga in rete gli attori principali del territorio nella definizione di una strategia comune condivisa.

Successivamente è intervenuto il vicesindaco Claudio Malavolta, il quale dopo aver ringraziato i presenti per la partecipazione, e ricordato che nei mesi scorsi si sono svolti altri incontri di partenariato con le associazioni agricole, con i Comuni e con il partenariato pubblico-privato, ha evidenziato l’importanza di un progetto che coinvolge circa 110.000 abitanti ed una superficie di 693 kmq.

«L’organismo di governance del distretto ritengo che debba rispondere a criteri di snellezza e competenza, e soprattutto dovrà essere strumento nelle mani della rappresentanza del mondo produttivo del territorio nel rispetto dell’indirizzo politico indicato dai comuni che compongono il distretto. Il piano delle attività è calibrato su politiche che caratterizzano l’area – ha affermato il vicesindaco – ed è incentrato sulla valorizzazione dell’agricoltura e del lavoro degli agricoltori che quotidianamente preservano il territorio».

Ha invece specificato quali sono gli obiettivi globali e settoriali del comparto agricolo e agroindustriale, del turismo rurale ed enogastronomico, della pesca, all’interno di un Distretto del Cibo, il dottor Giuseppe Perri, agronomo con competenze specifiche in materia.

Alle presentazioni è seguito un dibattito molto apprezzato con gli interventi di Fortunato Amarelli, Confindustria, Giuseppe Lavia. CISL, Francesco Nocera, ARSAC, Cataldo Minò FLAG, Pina De Martino, dirigente IIS E. Majorana, Andrea Campana, Confartigianato, Antonio Mungo, Vicesindaco di Cassano Allo Jonio, Alessia Alboresi, consigliera Comunale di Corigliano-Rossano, Antonino Fonsi, Coldiretti che, in sostanza, hanno condiviso le scelte fatte nell’elaborazione del piano delle attività.

«È fondamentale superare gli steccati, le individualità e aprirci ad un percorso di condivisione – ha sostenuto nel suo intervento il sindaco Stasi – lo strumento del distretto del cibo, è passaggio fondamentale per il nostro territorio. I tempi sono maturi per operare insieme un cambiamento culturale e muoverci verso una maggiore cooperazione».

«Il riconoscimento dei Distretti del Cibo in Calabria è una opportunità importante di sviluppo ed integrazione – ha affermato l’assessore regionale Gianluca Gallo – invito alla partecipazione di tutte le forze economiche e sociali al partenariato. I distretti del cibo aprono alla possibilità di partecipare ai bandi di finanziamento ministeriali di prossima pubblicazione. Il distretto del cibo e l’agricoltura in genere devono integrarsi in un programma regionale più ampio di promozione del territorio e con il turismo enogastronomico legato ad esempio alla costruzione delle strade del vino e dell’olio che permettono di raccontare il territorio mantenendo alta l’attenzione verso i produttori locali» (Comunicato stampa).

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