Discarica di Scandale. Barbuto e Corrado: Crotone capitale della monnezza?

Elisabetta Barbuto

Il 2020 a Crotone sarà ricordato per molti anni a venire. E non solo per la pandemia di Covid-19. Sarà ricordato a futura memoria come l’anno in cui la nostra città è stata in pole position per il conferimento del titolo di capitale della monnezza.

Il cerchio si chiude, infatti, intorno a Crotone grazie all’emanazione del decreto dirigenziale n° 8403 della Regione Calabria con il quale è stata autorizzata la realizzazione di un impianto di rifiuti di 400 mila metri cubi in località Santa Marina di Scandale a pochi chilometri dal centro abitato pitagorico che dovrebbe, come al solito, accogliere la spazzatura dell’intera Calabria.

Come dire. Nuovi attori sul palcoscenico, ma sempre lo stesso copione. Commedia? No. Tragedia.

Le discariche assediano la città dal lato sud e dal lato nord. Mentre in città , tanto per familiarizzare con la nuova geografia del rifiuto, ci vengono somministrate quotidiane, costanti e benefiche inalazioni provenienti dalle mini discariche diffuse in ogni quartiere.

Nei giorni scorsi, diversi sono stati gli interventi di coloro che hanno voluto renderci partecipi della loro indignazione e della loro contrarietà all’apertura del nuovo insediamento di Santa Marina. Peccato che fra questi liberi pensatori si ritrovi anche chi fa parte dello stesso schieramento oggi insediato in Regione e che ha autorizzato l’ennesimo misfatto nel nostro territorio. Ecco perché, francamente, queste espressioni di disappunto risultano comunque stonate e non proprio disinteressate attesa la necessità evidente, in prossimità delle prossime competizioni elettorali, di attribuirsi la patente di attenti ecologisti e di puri ambientalisti.

Per carità, sulla via di Damasco, anche San Paolo vide la luce e si convertì. Ma onestamente l’impressione che se ne trae è più quella di uno scenario collodiano con il gatto e la volpe pronti, ancora una volta, a raggirare il povero Pinocchio e lasciarlo puntualmente in mutande. Insomma, non crediamo nei cambiamenti repentini e soprattutto non crediamo nella loro spontaneità. Crediamo, invece, nella coerenza di un lavoro portato avanti per anni in difesa dell’ambiente e testimoniato da interventi ripetuti a sostegno delle popolazioni abitanti i territori adiacenti le discariche esistenti ed in via di allestimento, quale quella per l’appunto di Santa Marina.

In questo senso il M5S crotonese ha sempre lottato, e non soltanto organizzando eventi per richiamare l’attenzione della cittadinanza sulle problematiche che ogni giorno viviamo, ma attivandosi presso gli organi giudiziari competenti per evidenziare le anomalie dei vari percorsi autorizzativi ed esternare preoccupazione e proteste per la violazione del diritto costituzionale alla salute del quale sembra, però, che non interessi a nessuno, soprattutto in regione visto l’ultimo provvedimento.

Ricordiamo, infatti, che non abbiamo mai avuto alcuna remora nello schierarci accanto alla popolazione di Papanice ed al comitato civico che da anni combatte contro le immissioni odorigene e di altra natura provenienti da Columbra che hanno fortemente pregiudicato la qualità della vita dell’insediamento abitativo nel quale, peraltro, i residenti denunciano da tempo, inascoltati, una incidenza sospetta di malattie oncologiche . Pensate un attimo al fetore che in questi giorni ammorba la nostra città ed immedesimatevi nelle difficoltà vissute dai nostri concittadini di Papanice ogni giorno. Ecco perché, ancora, non abbiamo avuto alcuna remora a presentare, unitamente al comitato civico, un ricorso al TAR, contro l’ordinanza della regione che nel settembre dello scorso anno, autorizzò l’ampliamento della discarica di Columbra così come non abbiamo avuto alcuna remora a presentare degli esposti, anche per quanto riguarda il nuovo sciagurato progetto, presso tutte le Procure competenti. Non abbiamo avuto alcuna remora a sostenere sia nel civico consesso sia in piazza che Crotone non è la pattumiera della Calabria e che siamo stanchi e arcistufi di questa situazione che ci condanna sempre di più ad un imbarbarimento totale favorendo esclusivamente interessi imprenditoriali privati in danno dei cittadini crotonesi. Non abbiamo avuto alcuna remora, infine e recentemente, a esprimere il nostro dissenso sul progetto che avrebbe voluto trasformare anche una parte del porto di Crotone in un deposito di stoccaggio e movimentazione di rifiuti anche pericolosi.

Anche questa vicenda della discarica di Santa Marina ci vedrà in prima linea, come sempre. Al fianco dei nostri concittadini per scongiurare l’ennesimo misfatto ai danni del nostro territorio. E speriamo di poter un giorno annunciare che anche questa ultima sciagurata iniziativa, come quella che si sarebbe consumata sul porto di Crotone, venga sventata. Nei giorni scorsi, infatti, l’Autorità Portuale di Gioia Tauro ha comunicato ufficialmente, in seguito a nostra precisa richiesta di accesso agli atti, che l’istanza presentata è stata rigettata.

Possiamo, forse, ancora sperare che il titolo, di capitale della monnezza attribuibile a Crotone passi di mano? Noi lo cediamo volentieri (Comunicato stampa).

 

Elisabetta Barbuto (M5S Camera)

Margherita Corrado (M5S Senato)

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