Disagi nel Palazzo di Giustizia, prevale il silenzio

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Il dibattito sulla chiusura del tribunale di Rossano divampa anche sul social “facebook”, piattaforma di libertà in cui ognuno esprime le proprie opinioni. La questione del Palazzo di giustizia soppresso anima la discussione. Tra i protagonisti l’avvocato Luigi Pirilli, tra i principali sostenitori della protesta sin dal 2012. Si sofferma su una serie di questioni, con riferimento anche ai disagi: «I disagi dell’accorpamento già si conoscevano ex ante. Stessa cosa dicasi per gli sprechi a danno dello Stato e mediatamente dei cittadini. Inoltre si conoscevano già anche i riflessi economici negativi direttamente a carico dei medesimi cittadini.
Così come si conosceva l’inadeguatezza fisica, ossia strutturale dell’edificio destinato ad ospitare un altro Tribunale, oltre a quello per il quale era stato concepito e, poi, costruito. Valga un esempio per tutti (che da tempo mi permetto di portare): il palazzo di giustizia di Rossano dove secondo organico operavano 13 magistrati giudicanti aveva 7 aule di udienza ; quello attuale di Castrovillari dove dovrebbero operate 30 magistrati togati (oltre i got) è dotato di 9 aule di udienza. Dopodiché era prevedibile la ricaduta negativa sugli avvocati donne e avvocati giovani del circondario del Tribunale di Rossano. …. e molte altre cose negative.
Aggiungo, poi, che la battaglia, a mio parere, va condotta al fine di rivendicare la riapertura del Tribunale di Rossano (quello di Santo Stefano, per intenderci), dato che la sua chiusura non trova giustificazione ed al contempo è illegittima. Per il resto, ritengo che la protesta vada anche diversificata. Per tutte ne dico una (che pure da tempo predico): va portata una protesta forte e che si senta (auditivamente) alla Regione Calabria. Oliverio deve essere messo di fronte alle proprie responsabilità, come presidente della Regione ed uomo del PD.
Deve essere (anche lui) a reclamare presso il governo e il ministro Orlando il rispetto del programma elettorale di quel partito (che se non erro rappresenta la guida del governo) che contempla la riapertura del Tribunale di Rossano (oltre che dinaltri)».
Della questione dei disagi del tribunale di Castrovillari dovrebbe farsi carico anche il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati la cui linea sul punto è di totale silenzio per ragioni al momento poco chiare. Di certo è un atteggiamento che non depone granché bene.

(fonte: La Provincia di Cosenza)

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