Crotone Vuole Volare chiede la continuità territoriale, tariffe scontate per i residenti

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L’aeroporto di Crotone

Crotone – In relazione alle notizie apparse sulla stampa locale in questi giorni, che vedrebbero respinta dalla UE la richiesta di poter avere nuove rotte con gli oneri di servizio per l’aeroporto di Crotone, l’associazione Crotone Vuole Volare ci tiene a fare alcune precisazioni e considerazioni.

In realtà, della notizia data da poco alla stampa eravamo già stati informati nel Novembre 2019 dalla parlamentare dei 5S, Elisabetta Barbuto.

Inoltre, in occasione della presenza del Ministro ai Trasporti in Calabria per le elezioni regionali, non si è mai compreso in modo chiaro se avesse e cosa firmato in merito alla Continuità Territoriale dello scalo Pitagorico.

Il problema è che sono ormai trascorsi tre mesi e mezzo e la situazione è rimasta immutata.

Infatti, resta ancora da sciogliere il problema tariffe, da praticare differenziate tra residenti e non, questione già affrontata e risolta in Sicilia in occasione della concessione di un’altra continuità territoriale.

L’associazione Crotone Vuole Volare, in occasione della richiesta dei voli onerati, era già intervenuta comunicando, per tempo, al Ministero dei Trasporti, che era in corso un tentativo, da parte della Regione, in sede d’istruttoria della richiesta di continuità territoriale, di avanzare la pretesa di inserire il volo per Milano, oltre che Roma. Le richieste della Regione non ci avevano convinto in quanto allo stato possiamo  contare su un servizio di linea, sulla stessa tratta Crotone Bergamo, a libero mercato, offerta dalla compagnia aerea Ryanair che riteniamo più che sufficiente per la nostra mobilità. Sarebbe stato opportuno pensare ad altre tratte, al momento, non servite.

Per fortuna, in quella occasione, siamo stati ascoltati e le rotte richieste sono state per Roma, Torino e Venezia, perché ciò che avevamo argomentato era semplicemente incontrovertibile, oltre che logico e utile.

Scopriremo di seguito invece, che, tra le richieste inviate dalla regione Calabria alla UE, c’era anche quella, nemmeno rivendicata né mai avanzata, di praticare prezzi uguali, su quelle rotte, sia ai residenti, sia ai non residenti. Tutto ciò non sappiamo quanto fosse voluto con l’intento dilatorio degli effetti e della chiusura positiva del provvedimento.

Per questo, ci teniamo a sottolineare che, per noi, resta prioritario e insostituibile l’ottenimento del riconoscimento della continuità territoriale, la cui legittimità sostanziale siamo certi non è in discussione, anche perché non ci potrebbero essere altre alternative per avere altri voli a libero mercato, per il disinteresse delle compagnie aeree di operare senza alcun aiuto economico sull’aeroporto Pitagora, e chi teorizza alternative, lo fa al pari di un desiderio che non ha nessuna possibilità di essere soddisfatto, se non cambiando in modo sostanziale le normative europee e nazionali attuali e vigenti, che, come risulta abbastanza evidente, è una possibilità davvero remota se non impossibile. Per questo motivo, ribadiamo con forza la necessità di rimuovere gli ostacoli che impediscono la concessione della continuità territoriale, tenendo conto che riteniamo irrinunciabile l’inclusione anche dei passeggeri del naturale bacino d’utenza dell’aeroporto di Crotone, l’Alto Jonio e la Sibaritide, come beneficiari delle tariffe scontate, che, insieme ai Crotonesi hanno tutto il diritto di poter avere le stesse agevolazioni. Inoltre ci permettiamo di suggerire (per quanto riguarda la tratta per Roma) le fasce orarie in cui il volo sarebbe più idoneo all’utenza, ovvero dovrebbe essere programmato in partenza da Crotone al mattino entro le 7:30 e in rientro alla sera dopo le 21:00 in tal modo sarebbe possibile poter prendere tutte le coincidenze possibili, e in oltre per chi ha necessità di aver la giornata lavorativa nella Capitale avrebbe più tempo a disposizione.

Per questo chiediamo a chi di competenza di farsi carico e di portare tali richieste legittime, perché noi siamo i destinatari ultimi da soddisfare, e non abbiamo più tempo da perdere con le ennesime meline burocratiche e politiche artatamente studiate da certi poteri consolidati, tese essenzialmente a soffocare ogni tentativo che possa rendere l’aeroporto di Crotone più competitivo e operativamente più stabile, perché questo potrebbe nuocere a certi interessi. Perciò solleciteremo, nei prossimi giorni, sia la Regione che il Governo, malgrado siano impegnati su più fronti, non possono ulteriormente penalizzare il nostro territorio che gli effetti del Coronavirus già li vive da anni sulla propria pelle, e non tollererà ulteriori titubanze per ottenere i suoi sacrosanti diritti (Comunicato stampa).

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