Cronaca nera, e cronaca, nella Rossano del 1904. Racconto di Martino A. Rizzo

La cronaca nera che leggiamo sui giornali altro non è che il racconto delle devianze che si verificano nella società in un determinato periodo. Per certi versi è il termometro che ne misura la febbre. Sorge così spontanea la curiosità di conoscere la tipologia di cronaca nera presente in ogni epoca. A Rossano, per restare nel nostro ambito, all’inizio del ‘900, quali erano i fatti di cronaca nera e anche di semplice cronaca? Per rispondere siamo andati a spulciare le notizie pubblicate nel 1904 dal giornale cittadino dell’epoca, il rossanese Gioventù Calabrese. Di seguito se ne riportano alcune, così come descritte dal periodico, senza apportare nessuna modifica.

Gioventù Calabrese 16 luglio1904
SCANDALO. Da qualche tempo la morale pubblica è nauseata da fatti che avvengono a piccole traviate minorenni che, deluse o malate, ma disgraziate sempre, capitano in breve tempo nelle spire del vizio, che le travolge. Altra volta il braccio ferreo del Cav. Perfetti è riuscito ad allontanarne una, speriamo che raggiunga presto questa e qualche altra. Facciamo voti alla Pubblica Sicurezza che sia vigile e sollecita per riuscire efficace.
RISSA E FERIMENTO. La sera dell’11 alle ore 21,30, nella via Teatro per vecchi rancori vennero alle mani Monsa Alberto muratore e Stasi Antonio fu Natale contadino. Le moglie di costoro: Cossa Maria di Natale, Sossi Vincenzina, nonché la madre di costei Antonia Granata s’intromisero nella rissa prendendo ognuna le difese dei rispettivi congiunti; da ciò ne nacque un gran parapiglia, nel quale rimasero feriti: Monsa Alberto con lesioni alla testa guaribili in 25 giorni, Cossa Maria con contusioni alla natica sinistra ed alla scapola omonima, guaribile fra 10 giorni. Nella mischia si trovava la ragazza di 9 anni Serafina Cossa, figlia naturale di Maria, la quale riportò contusioni alla regione femorale destra guaribili fra 10 giorni. In questo mentre si trovava di pattuglia per quei pressi il bravo Maresciallo Pisenti Luigi, il quale, udite le grida, accorse sul luogo, evitando così conseguenze più funeste, e assodate le responsabilità, arrestò lo Stasi quale autore delle gravi contusioni riportate dal Monsa. Sebbene gli altri feriti sporsero querela, non si procedette a nessun altro arresto perché le lesioni sono guaribili in 10 giorni.

Gioventù Calabrese 1° giugno1904
CACCIA AI CANI. È cominciata in Rossano la caccia ai cani liberamente vaganti, e sta benissimo, perché la tutela della incolumità personale costituisce il maggiore dei doveri della civica azienda. Si raccomanda però che tale caccia sia accompagnata da doveroso sentimento di umanità, il quale, mentre evita raccapriccio e parole di giusto sdegno, segna evidentemente il grado di civiltà.
CORTE DI ASSISE. Pubblichiamo il risultato delle cause trattate in questa Corte d’Assise:
1.Rossano Isidoro da Rossano di anni 16 contadino, imputato di congiunzione carnale in danno di Sanzo Michele di anni 9, fu condannato a 23 mesi e 10 giorni di reclusione. Difensore Rizzo.
CADUTA. Il giorno 27 dello s.m., verso le ore 17, ebbe a verificarsi una disgrazia in piazza De Rosis. Un alunno delle scuole tecniche, tal Masnieri Mario, salito su di una acacia, stava per prendere un nido di uccellini, quando, un ramo d’albero, vinto dal peso che su di esso gravava, si ruppe e lasciò cadere a terra il ragazzo. Trasportato a casa, dai gio. G. Fontanella e N. Graziani, furono chiamati i medici, che constatarono trattasi di una forte commozione celebrale. Apprestategli le necessarie cure, il giorno dopo era fuori pericolo.

Gioventù Calabrese 4 agosto1904
VALOROSA GUARDIA. Il giorno 17 luglio, per vecchi rancori, Agostino e Luigi Rusoleo, armati l’uno di compasso, l’altro di pugnale, inveirono contro i fratelli Antonio e Giovanni Fiore. In questo momento sopraggiunse la valorosa guardia municipale Giuseppe De Marco, che s’intromise per dividere i rissanti ma fu peggio: Agostino Rusoleo, inferocito, cominciò a menar colpi di compasso contro la guardia, che seppe evitarli, mentre tentava di arrestare l’aggressore. Però non riuscì al suo intento essendo il Rusoleo fuggito. Fu poi arrestato verso le due del mattino per opera dei RR.CC. e della stessa guardia. Mentre mandiamo le nostre più sentite felicitazioni al valoroso De Marco, non possiamo fare a meno di censurare la condotta del Tenente delle Finanze, il quale dalla terrazza del Casino si godeva lo spettacolo gridando “dalli dalli” e della Guardia Tramonti, che a rispettosa distanza dal compagno in pericolo, faceva sforzi per estrarre la sciabola! Il De Marco fu al momento felicitato da molte persone ed il Marchese Martucci scese a stringergli la mano.
CORAGGIOSO. Il 22 scorso, alle 15, un cavallo attaccato al carrozzino dei Sigg. Ioele, lasciato per non curanza del cocchiere davanti al portone del Ginnasio, si dava a corsa precipitosa. Il signor Giuseppe Fortino, corse dietro al carrozzino per fermarlo, ma non lo arrivò che sotto il palazzo Amarelli; allora il giovane Fortino, non curando il pericolo, si parò d’avanti al cavallo, ne afferrò le redini e, deviando una pedata colla quale l’animale lo stava colpendo, lo fermò. Al coraggioso giovane, che certamente evitò qualche grave disgrazia, giunga il nostro plauso; mentre preghiamo i signori cocchieri di stare più attenti.

Gioventù Calabrese 21 giugno 1904
CORTE DI ASSISE. Seguito delle cause discusse in questa corte.
7. Attadia Agostino, da Rossano, omicidio aggravato, differita per procedersi contro la compagnia di delinquenza Capoverde, Rubino, Demanico ed altri.
BRAVO. La sera 19 corrente, la nuova guardia Giuseppe De Marco, scoperse nel portone Amantea Gennaro Smurro di Giovanni che con Pasquale Forciniti e Pasquale Curia stavano rinnovando le gesta di Sodoma.

Gioventù Calabrese 15 agosto 1904
???!!!. Ci comunicano che Monsignore Arcivescovo ha proibito agli uomini di entrare in chiesa per la medesima porta, per la quale entrano le donne, e di dimorare nella navata dove stanno le medesime. Ha loro assegnato uno spazio limitatissimo, dividendoli dalle donne con uno steccato, come manzi. Per l’esecuzione di tale ordine si è invocato l’aiuto dei R.R.C.C. e della P.S.; I seminaristi funzionano da piantoni. Perché ciò? Gli ingenui credono che sia per evitare scandali; i maligni, invece, dicono che S.E. voglia godere lo spettacolo del sesso gentile raccolto in un sol luogo; noi diciamo che ciò sia una scempiaggine. Consigliamo pertanto i giovani, che hanno decoro, di non andare in chiesa e di non condurvi le proprie donne.
FERIMENTO. Il 7 agosto nelle ore del pomeriggio vennero a diverbio Salvatore Perfetti e Cortese Giovanni, questi si ebbe dal primo una ferita di coltello alla coscia sinistra.
UN MULO AVVELENATO. Il mulattiere dei Sigg. Bianco l’altrieri diede, per isbaglio, dello zolfo ramato, invece di zolfo semplice, a due muli. Uno di essi morì il giorno dopo.

Gioventù Calabrese 23 dicembre1904
GUARDATEVI I GATTI. Il giorno 20 scorso novembre Pasquale Forciniti, fruttivendolo, macellava un gatto vendendolo ai giovani Nicola Filacchione e Giovanni Malena per capretto lattante. Accortosi della frode la guardia Russo sequestrò l’animale e diresse verbale di contravvenzione al Forciniti.

Gioventù Calabrese 31 dicembre1904
SCASSI E RUBERIE. Da qualche tempo al chiarore della luce elettrica e nei punti più centrali del paese, e punti frequentati anche nelle ore della notte, succedono degli scassi e delle ruberie. Non è il caso di ricordare che un tar-tassato contribuente ha il diritto di vedersi salvaguardata la sua proprietà, né possiamo lamentarci della vigile attività dei R.Carabinieri e suoi dipendenti che pur compiono dei mirabili servizii, ma è pur troppo vero che la pubblica sicurezza di Rossano non può essere mantenuta da 12 carabinieri, se pur sempre vi sono. Perciò rivolgiamo i nostri lamenti alle autorità tutorie, perché provvedano che restino in questa stazione il numero prescritto di militi o si aumentino in ragione del servizio.

 

I racconti di Martino A. Rizzo. Ogni mercoledì su I&C

Martino Antonio Rizzo, rossanese, vive da una vita a

Firenze. Per passione si occupa di ricerca storica

sul Risorgimento in Calabria. Nel 2012 ha pubblicato

il romanzo Le tentazioni della

politica e nel 2016 il saggio Il Brigante Palma e i misteri

del sequestro de Rosis. Nel 2017 ha fondato il sito

anticabibliotecacoriglianorossano.it. Nel 2019 ha curato la pubblicazione

dei volumetti Passo dopo passo nella Cattedrale di Rossano,

Passo dopo passo nella Chiesa di San Nilo a Rossano,

Le miniature del Codice Purpureo di Rossano.

Da fotografo dilettante cerca di cogliere

con gli scatti le mille sfaccettature del paese natio

e le sue foto sono state pubblicate nel volume di poesie

su Rossano Se chiudo gli occhi.

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