Cosenza, il dramma dei lavoratori socio-assistenziali nei servizi alla disabilità

Cosenza, 29.01.2021 – «I 34 Operatori socio-assistenziali impegnati in servizi di assistenza alla disabilità sin dal 1998 per l’Amministrazione Comunale di Cosenza, inizialmente come LPU (lavoratori di pubblica utilità), poi stabilizzati con decreto regionale ed inseriti, grazie alla clausola sociale di salvaguardia, nelle varie cooperative sociali che di volta in volta hanno vinto gli appalti per il Comune di Cosenza, ad oggi dipendenti della Cooperativa ADISS MULTISERVICE SOC.COOP, stanno vivendo un vero e proprio dramma», dichiarano il Segretario generale dell’UST Cisl Cosenza, Giuseppe Lavia, e il Segretario generale della Fisascat Cisl Cosenza, Angelo Scarcello.

«Fino al 31/12/2020 l’Amministrazione Comunale ha utilizzato, per finanziare il servizio, fondi comunali. Dal 1° gennaio 2021, tutti i servizi sono stati interrotti a causa delle difficoltà economiche dell’Ente e del dissesto; quindi questi lavoratori, pur formalmente assunti, sono sospesi dallo svolgimento delle attività lavorative e ovviamente dallo stipendio, in attesa di risposte da parte dei dirigenti comunali e aziendali. A metà novembre la gara di appalto bandita mediante l’utilizzo dei “fondi per la non autosufficienza” (FNA 2014), è stata assegnata alla coop. ADISS, ma ad oggi il servizio non è stato ancora avviato.

Dopo l’incontro in Prefettura di martedì 26 gennaio, restiamo in attesa della convocazione di un incontro con il Sindaco in Prefettura. In questo momento – evidenziano Lavia e Scarcello – è necessario ed urgente dare seguito al bando FNA e consentire nell’immediato ai lavoratori di avere accesso agli ammortizzatori sociali. Lanciamo, perciò, l’ennesimo appello a Sindaco, Giunta e Consiglio Comunale affinché si trovi subito soluzione alla vertenza, perché il governo di una città si misura anche dalla qualità dei servizi offerti; perché in questo contesto pandemico non si possono negare il futuro a 34 famiglie e i servizi essenziali a chi ne ha bisogno; perché dopo aver assunto impegni in Consiglio Comunale è troppo semplice lavarsene le mani e la coscienza.

Ricordiamo – concludono i sindacalisti Cisl – che c’era chi diceva che con il dissesto a Cosenza nulla sarebbe cambiato.  Oggi è, invece, a rischio implosione il modello di una città che ha erogato servizi sociali di qualità. Da chi ha ruoli nel Governo cittadino, più che solidarietà aspettiamo risposte».

Lavia, Segretario generale UST Cisl Cosenza, e Scarcello, Segretario generale Fisascat Cisl Cosenza 

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