Cosenza. Covid, bimba di 6 mesi ricoverata in terapia intensiva: è in gravi condizioni

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La piccola ha un polmone compromesso al cinquanta percento. Positivi anche i familiari. Posti letto al limite sia a Cosenza, sia nei presidi di Acri e Rossano. Pronto a riaprire il polo di Rogliano.

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L’ospedale dell’Annunziata di Cosenza

È disperatamente aggrappata alla vita ed attaccata ad un respiratore la piccola di appena sei mesi ricoverata nella notte in terapia intensiva pediatrica all’Annunziata di Cosenza, con gravi sintomi da coronavirus.

Un polmone parzialmente compromesso

Gli esami diagnostici hanno rivelato la compromissione del cinquanta percento di uno dei polmoni. I medici, coordinati dal direttore del dipartimento materno-infantile dell’Azienda Ospedaliera, Gianfranco Scarpelli, monitorano costantemente le condizioni della neonata, venuta al mondo nello scorso mese di maggio e già costretta a lottare per sopravvivere. Anche i familiari, originari della Presila, sono positivi.

Ospedali quasi pieni

Intanto l’impennata dei casi registrata nell’ultima settimana, si riflette sulla pressione esercitata nei reparti Covid allestiti nella provincia bruzia. L’ultimo bollettino diffuso dall’Asp riferisce di dieci pazienti ricoverati in terapia intensiva, 35 tra le corsie di pneumologia e malattie infettive all’Annunziata, 33 nel polo di Rossano, 13 al Beato Angelo di Acri. Ulteriori dodici posti sono in allestimento al Santa Barbara di Rogliano. Tutte le strutture dunque, sono al limite della capienza.

Il vaccino frena i ricoveri

Tuttavia questa quarta ondata si sta caratterizzando per una minore necessità di ricorrere alle terapie ospedaliere: la percentuale dei soggetti asintomatici o paucisintomatici è nettamente superiore. Si tratta, dicono i sanitari, degli effetti del vaccino che riduce o annulla completamente le conseguenze più drammatiche della malattia.

 

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