Coronavirus, tre nuovi casi oggi a Corigliano Rossano e un ricovero. A Crosia prosegue monitoraggio asilo

Corigliano Rossano – Coronavirus, tre i nuovi contagi oggi in città e un ulteriore ricovero causato da una gestione domiciliare divenuta problematica. Intanto a Mirto Crosia continua l’attività di monitoraggio da parte dell’Asp. Quotidiano aggiornamento social da parte del Dirigente Asp Martino Rizzo:

È andato tutto bene!
Qualcuno potrebbe dirmi: come, tre nuovi casi, ed è andato tutto bene? In effetti i nuovi casi di Corigliano-Rossano sono legati a focolai già individuati e andando ad indagare i contatti stretti, sono emersi. Ma non ci preoccupano i casi già in isolamento, che non possono avere diffuso il contagio, ci preoccupano quelli “scollegati” di cui spesso non sappiamo nulla e sono più difficili da tracciare.
Oggi abbiamo lavorato su Crosia, per verificare la possibilità di diffusione del contagio tra bambini. Abbiamo trovato un ambiente tranquillo, che con pazienza ha affrontato il problema, con genitori che si erano preoccupati di preparare adeguatamente i bambini alla prova del tampone, e bambini che si sono sottoposti al test senza tante storie, direi quasi consapevoli. Bravi tutti.
In effetti le evidenze disponibili ci dicono che i bambini hanno una suscettibilità all’infezione inferiore a quella degli adulti, che spesso sono asintomatici e che inoltre l’andamento clinico della malattia, quando si manifesta, è più favorevole rispetto agli adulti.
Perché questo? Non si sa!
Tra le ipotesi:
nei bambini la proteina Ace2, a cui si lega il coronavirus per entrare nel corpo umano, sarebbe ancora immatura;
i bambini avrebbero organi e apparati con grandi capacità di recupero, maggiore di quella degli adulti;
I bambini sarebbero più soggetti ad infezioni e le vie aeree potrebbero essere colonizzate da altri virus che determinerebbero un meccanismo competitivo col coronavirus.
Se tutto questo è vero, lo verificheremo quando avremo i risultati dei tamponi fatti oggi. Inoltre è come se stessimo affrontando una simulazione di quello che potrebbe accadere in caso di positività di un ragazzo in classe, e le conseguenze in termini di costi ( sanitari, economici, sociali, ecc).
Concludo dicendo che c’è stato il ricovero di un caso, non per gravi problemi, ma perché la gestione domiciliare del paziente era diventata problematica. Tutti gli altri casi al domicilio non hanno segnalato ai propri MMG e all’Asp alcun problema clinico, e quasi tutti sono ormai asintomatici. Per questo, incominciamo da domani a chiudere il cerchio su alcuni focolai, ed è l’ora di vedere se si è aperta la strada per qualche guarigione. Così questi benedetti numeri incominceremo a diminuire.

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