Corigliano, sospetti sulla commissione d’accesso

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CORIGLIANO Si cerca di capire cosa ci sia di vero nella notizia che ieri ha fatto il giro del web e della carta stampata, a proposito di un probabile intervento della prefettura, attraverso l’invio della commissione d’accesso, al fine di capire se effettivamente il comune può continuare ad operare con gli organismi istituzionali eletti nel giugno del 2013 oppure è necessario, a distanza di quattro anni, tornare a scioglierlo per affidare l’amministrazione ad una triade commissariale. Il sindaco Geraci, come ben sappiamo, ha dichiarato apertamente di essere sorpreso e incredulo di fronte ad una notizia che per lui non ha fondamento, in quanto l’attività amministrativa posta in essere fin qui, sia dall’apparato politico che da quello amministrativo, è assolutamente trasparente e quindi non ha nulla da temere. Una prima reazione che registriamo su questa vicenda è quella del rappresentante di Sinistra Italiana, Angelo Broccolo, che invita il sindaco ha fare maggiore chiarezza su tutto ciò. “Qualora questa notizia – afferma Broccolo- dovesse avere un seguito nell’immediato futuro, risulta essere di quelle destinate a mutare il corso degli eventi di una intera comunità. Ragione per la quale si chiede al sindaco della città se corrisponde al vero oppure se è di sua conoscenza tutto ciò. In altri termini se effettivamente esista la concreta possibilità dell’arrivo di una “Commissione d’accesso” di nomina prefettizia al comune. Non possono sfuggire – afferma ancora Broccolo- le implicazioni di un atto che in aggiunta agli inevitabili, naturalmente, aspetti di natura legale avrebbe conseguenze politiche ed istituzionali, prima tra tutte la fusione con la vicina Rossano, di portata epocale. Periodicamente si sono sollevate supposizioni inerenti gli ultimi decenni di vita politica ed amministrativa della nostra città. Al netto delle garanzie democratiche dovute a chiunque, forse è giunto il momento di fare chiarezza in termini politici senza indugiare in rimozioni od omissioni su fatti e contesti che aldilà delle eventuali indagini di tipo giudiziario, riguardano prima ancora la politica e i metodi adottati per costruire il consenso. In questo senso – conclude Broccolo – si ritiene che si debba aprire una fase di discussione partecipata, a partire appunto dalle auspicate conferme o smentite del sindaco, capace di coinvolgere i cittadini della nostra comunità”. La domanda che in molti si pongono in questi frangenti è: quanto tempo passerà per verificare se la notizia è vera oppure si tratta di una bufala ? Dare una risposta a ciò è molto difficile, anche perché l’attività della procura di Castrovillari è segretata, così come l’operare del prefetto e dei suoi più stretti collaboratori è molto riservato. Comunque è chiaro che se la notizia è vera il provvedimento del prefetto Tomao non può essere dilatato nel tempo, ma dovrà essere reso noto al massimo entro un mese. Anche perché la commissione d’accesso dovrà, se verrà nominata, svolgere un lavoro abbastanza complesso che richiederà del tempo.
(fonte: La Provincia di Cosenza)

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