Corigliano-Rossano, Zangaro risponde sul recupero forzato del cane “cieco e malato”

Corigliano-Rossano.  Sulle dichiarazioni rilasciate in mattinata dal Comitato cittadino “R2” di cui Presidente è Teresa Giuliano e l’Associazione “Zampa nel cuore”, Presidente Mena Armentano, è intervenuta nel pomeriggio, la consigliera comunale Liliana Zangaro “Corigliano-Rossano-Pulita” dichiarando quanto segue:<<Leggere note sconclusionate e del tutto slegate dalla realtà, formulate da parte di chi dovrebbe conoscere il randagismo e la normativa che governa il fenomeno fa un certo effetto>>.

Liliana Zangaro

Proseguendo, la consigliera Zangaro:<<Chiariamo ancora una volta, che i recuperi avvengono secondo una determinata prassi per la quale le urgenze e quindi gli interventi immediati sono solo quelli che riguardano cani feriti, incidentati e “morsicatori”.>>

E’ proprio in questi casi, infatti, che il veterinario reperibile Asp deve recarsi sul posto per gli accertamenti, autorizzare l’ingresso e quindi attivarsi per il servizio di cattura.

Ogni altra fattispecie per la normativa esistente non è urgente e va programmata, sia che si tratti di cani affetti da patologie anche croniche come la leishmania, sia che si tratti di cuccioli abbandonati o cani vaganti per strade pericolose.

Vigili e guardie zoofile per casi gravi ma che non rientrano in quelli summenzionati, non hanno margini di manovra ma devono sottostare alle disposizioni dell’Asp.

Sui fatti relativi alla questione del cane cieco e malato, che vagava smarrito sulla strada statale 106, la Consigliera ha riferito:<<Ieri ho seguito per ore la vicenda (così come tante altre) constatandone la gravità e, infine, ho preso atto che non era configurabile come emergenza!
Si salvano e vengono ingressati cani a giorni alterni e purtroppo sono davvero pochi i volontari che si occupano delle adozioni nonostante un avviso pubblico con previsione di un rimborso spese di 10.000 euro annuali per le associazioni disposte a gestirle.
I box si svuotano perché si fanno adozioni, credo (e voglio sperare) che a nessun volontario faccia piacere condannare lasciar marcire cani in un box, ma certi ritmi sono insostenibili e non basta lavarsi la coscienza con le segnalazioni compulsive e che hanno quasi sempre la stessa paternità>>.

Nello stesso tempo, la Consigliera di maggioranza, “apprezza l’operato di chi davvero agisce con serietà e consapevolezza cogliendo la complessità del fenomeno che è questione principalmente sanitaria, così come attiene gli umani costretti a lunghe attese per ricevere cure che spesso arrivano quando ormai è tardi”.

Zangaro crede fortemente  che il volontariato debba formarsi e strutturarsi, poichè nel tempo purtroppo si ha avuto a che fare con molta improvvisazione ed emotività, che non hanno  aiutato  nonostante i tanti spiragli per le collaborazioni. Inoltre, non vi sono adesioni.

Non mancando di rimarcare che sia l’Asp tenuta a sterilizzare gratuitamente e a gestire i canili sanitari, la Zangaro nel suo ultimo passaggio ha accennato alle guardie zoofile e alla polizia municipale, spesso oggetto di attacchi violenti e gratuiti, nonostante la loro sensibilità e gli sforzi quotidiani profusi per controlli a tappeto e per recuperi, in un contesto dove ci si scontra con l’omertà e latitano i riscontri rapidi e coerenti da parte di altri soggetti, pure deputati a fare la loro parte per affrontare una piaga atavica vergognosa.

In conclusione, la Zangaro afferma:<<E’ tempo di rivendicare servizi veterinari decenti e normative più flessibili a supporto dei Comuni, solo così si può realmente incidere per una soluzione>>.

Eugenio Forciniti

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