Aggredita più volte dal convivente la donna è stata collocata in codice rosso, ma troppi sono i ritardi. Confessa al nostro network:«Ho paura»
A distanza di quattro mesi e mezzo non ho avuto un incontro con il giudice. Le querele si accumulano ma nessuno ci ascolta». La donna denuncia «la latitanza dei servizi sociali nonostante sia salita in Comune per ben quattro volte, non abbiamo avuto assistenza psicologica da parte di nessuno. Solo in queste ore sono riuscita a parlare con l’assessore ma solo grazie ad amicizie». Ultracinquantenne, la donna non ha un lavoro e ciò rafforza le sue fragilità poiché è minata la capacità di poter essere autonoma e indipendente economicamente. La Stato deve lavorare ancora molto su questo campo: «I centri antiviolenza forniscono una tutela momentanea. Bisognerebbe istituire dei sussidi, anche provvisori, perché i figli non possono convivere con la violenza».