Corigliano Rossano. Vigilessa discriminata? Parte un ricorso

Corigliano Rossano – Vigilessa discriminata nell’esercizio delle sue funzioni? E’ quanto sembra emergere dalla vicenda che riguarda un istruttore di polizia in servizio presso il corpo da ben 25 anni svolto nell’ex comando di Rossano. Nelle ultime ore si è deciso di passare alle vie di fatto: presentato un ricorso avverso la scheda delle performance individuale redatta dal comandante Arturo Levato.  La ricorrente, a tutela dei propri interessi e contro ogni tentativo di demansionamento, si è rivolta ai legali Antonio Campilongo e Claudio Pisano,  i quali nel contestare l’assegnazione di un punteggio decisamente inferiore rispetto all’attività svolta, ritengono non solo vi siano delle pregiudiziali nelle valutazioni espresse ma che le stesse si suppone siano il frutto di tentativi di mortificare, svilire e demansionare  la professionalità della vigilessa che ha svolto l’attività senza mai ricevere contestazioni da quando è ai vertici l’attuale comandante Arturo Levato.  I ricorrenti mettono in discussione i criteri di correttezza e di buona fede. Tale valutazione negativa sulla vigilessa viene ritenuta lesiva della dignità professionale della stessa, con l’aggravante dei danni derivanti dalla perdita di chance. Ed è per queste ragioni che i legali ritengono illegittimo e immotivato il provvedimento. Viziato probabilmente da una precedente missiva, datata novembre del 2019, indirizzata sempre al comandante Levato e al sindaco Stasi in cui si lamentava una illegittima assegnazione di mansioni dequalificanti. Una missiva che, da quanto emerge nell’attuale ricorso, avrebbe pagato a caro prezzo. Il ricorso di queste ore è stato rivolto  al comandante della polizia locale Arturo Levato e per conoscenza sia al sindaco Flavio Stasi sia al segretario Paolo Lo Moro.

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