Corigliano Rossano. Ufficio protocollo, Rossano senza. Insorge Granieri

 

Ex consigliere comunale Maria Granieri

«In tempi come questi, nei quali la tecnologia permette qualunque cosa, anche alle amministrazioni pubbliche, credo sia più che giusto adeguare i servizi comunali per non creare disagi al cittadino-utente. Come nel caso dell’ufficio protocollo».

E’ quanto dichiara l’ex consigliere comunale di Rossano, Maria Granieri, la quale forte della voce di tanti cittadini, invita il commissario prefettizio a sdoppiare l’ufficio protocollo.

«Ad oggi vi sono impiegate quattro persone e tutte in servizio a Corigliano. Giusto e sacrosanto, perché La legge Delrio sulla fusione prevede che momentaneamente la sede principale del municipio abbia sede nel comune più grande. Ma attraverso la tecnologia – prosegue Maria Granieri – oggi è possibile fare qualunque cosa. Quindi, perché non dividere il servizio e mantenere parte di esso anche a Rossano? Perché costringere al disagio tutti quei cittadini, magari privi di mezzi privati ed in attesa che si riveda anche la rete di trasporto pubblico locale (argomento che affronteremo prestissimo), che devono raggiungere il centro storico di Corigliano per poter protocollare un qualsiasi documento?»

Domande più che legittime dell’ex consigliere comunale che specifica: «Il protocollo viene effettuato in via telematica e si potrebbero mantenere indifferentemente gli uffici nelle sedi comunali di Corigliano e di Rossano fino a quando non sarà realizzato il nuovo municipio a Insiti come prevede la legge regionale approvata sulla fusione di Corigliano e Rossano. Chiediamo al commissario di meglio vagliare la scelta fatta, poiché se di risparmio di personale dovrebbe trattarsi, potrebbe regolarsi diversamente tenere conto anche di una migliore efficienza del servizio per gli utenti. Si consideri, infine, che la fusione non ha padri e figli. Corigliano e Rossano, nonostante la differenza di qualche migliaio di abitanti, hanno pari e identica dignità. Ne tenga conto il commissario prefettizio e tutti gli amministratori eletti che si susseguiranno in futuro».

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