Corigliano Rossano. Tre dirigenze svuotate, suppliscono i funzionari

Commissario Bagnato

Sono sui tavoli dei tre dirigenti comunali delle tre macro aree del Comune di Corigliano Rossano (Passavanti – Graziani – Le Fosse) altrettanti provvedimenti di nomina attinenti “deleghe” con funzioni dirigenziali per ciascun settore. In sostanza si tratta di funzionari che svolgeranno ruoli e compiti dirigenziali, nei tre settori indicati: urbanistica, amministrativo, finanziario. Se i tre dirigenti sono di origine rossanese, solo perché la dotazione organica dell’ex comune di Rossano prevedeva le dirigenze, i tre delegati saranno tutti coriglianesi. In particolare si tratta di Franco Vercillo, di Tina De Rosis e di Giovanni Santo. Da una prima interpretazione della volontà commissariale posta in essere, il principio applicato appare essere quello della compensazione territoriale. Si svuotano le deleghe (in parte) ai vincitori di concorso per dirigenti che potrebbero svolgere ovviamente tali attività senza costi aggiuntivi per l’erario, per affidarle a funzionari a cui bisognerà riconoscere un incremento di posizioni organizzative che oscilla dagli attuali 9mila euro ai 13mila euro annui, oltre alle indennità di risultato e tabellare. E’ lo stesso procedimento che ha interessato tempo addietro i due vice comandanti della polizia locale (Calabrò – Pirillo) superato da altro recente provvedimento commissariale che ha indicato l’attuale comandante in prova Arturo Levato. Altro ufficio in capo a un coriglianese è quello legale, attribuito Avv. Antonio Longo.

Al di là delle scelte, della provenienza e delle persone interessate, uno dei dati che emerge con evidenza è l’aspetto economico. In tempi in cui ovunque si lamenta indisponibilità di cassa, poi per il personale puntualmente il denaro da qualche parte esce. L’auspicio è invece quello di voler pensare che tali scelte siano il frutto di indicazioni legate a meritocrazia e ad eccessivo carico di lavoro in capo alle tre dirigenze. Se così non dovesse essere vorrà dire che la gestione commissariale è caduta a piombo nel tunnel delle resistenze storiche di ordine culturale viziate dal solito logoro campanilismo, il cui costo anche in termini economici ricade sui cittadini tutti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati: